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Rublev: “Vado in ospedale con una strana sensazione e mi dicono che rischio di perdere un testicolo”

Andrey Rublev ha spiegato nel dettaglio qual è stato il problema di salute con cui ha dovuto fare i conti che lo ha portato ad un passo dal rischio amputazione di un testicolo.
A cura di Marco Beltrami
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Qual è stato il problema di salute con cui ha dovuto fare i conti Andrey Rublev? È quello che si sono chiesti a più riprese i tifosi dopo l'intervista di poche settimane fa del russo, che parlò del rischio amputazione a cui era andato incontro. In occasione di una conferenza dal torneo di Stoccolma, il giocatore numero 7 del ranking ha fatto chiarezza su quanto accaduto, in modo particolare. Infatti Rublev ha preso tutto con il sorriso rivelando di aver rischiato di perdere un testicolo.

Rublev a rischio amputazione, poteva perdere un testicolo

Prima di scendere in campo contro Wawrinka, al Nordea Open, un imbarazzato Rublev ha spiegato di aver corso il rischio di subire l'amputazione di un testicolo. Andrey un po' imbarazzato ha risposto così alle domande sulle sue condizioni di salute: "Ora mi sento perfetto, è andato tutto bene. Non so come chiamarlo in modo intelligente, ma posso chiamarlo in modo buffo… Ho quasi perso la palla".

Rublev ha tirato un sospiro di sollievo dopo il rischio amputazione

Senza entrare nel merito del problema, Andrey Rublev ha raccontato il perché è stato costretto a finire sotto i ferri: "Sono stato fortunato. Non so perché ho detto, ‘andiamo in ospedale solo per vedere perché provo questa strana sensazione'. Mi hanno detto che avevo solo 5 o 6 ore di tempo, perché se il sangue smette di fluire lì e allora è necessaria l'amputazione. Hanno fatto subito un controllo e mi hanno preso in carico in urgenza per l'intervento chirurgico, e poi sono riusciti a operarmi tre o quattro ore dopo la prima sensazione che ho provato".

Un sospiro di sollievo enorme per il russo che non dimenticherà mai l'ultima immagine sotto gli occhi prima di perdere i sensi per l'anestesia: "Sono riusciti a fare tutto bene e alla fine è stato fantastico. L'ultima cosa che ho visto prima dell'operazione è stata firmare il documento in cui si autorizzava l'amputazione dei miei testicoli". D'altronde Rublev non sapeva cosa stesse accadendo mentre era sotto i ferri. Poi la scoperta al termine dell'intervento, come spiegato nella precedente intervista: "È stata una fortuna che nelle prime tre o quattro ore tutto sia diventato chiaro, perché dopo cinque ore l'amputazione sarebbe stata inevitabile. Alla fine sono riusciti a eseguire l'operazione perfettamente. Tutto è andato bene, tutto è andato anche meglio del previsto, e quindi è stato possibile recuperare in fretta"

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