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Sinner spiazzato da un aspetto del ricorso WADA, fa fatica a capire: “Non ho niente da nascondere”

Jannik Sinner in un comunicato ufficiale ha esternato la sua perplessità sul ricorso WADA, dimostrandosi comunque fiducioso sull’esito e pronto ad offrire ogni tipo di collaborazione.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner è rimasto spiazzato dal ricorso presentato dalla WADA al Tas sul caso Clostebol. Il tennista italiano, già prima del match con Safiullin, era a conoscenza della volontà dell'agenzia internazionale anti-doping di non chiudere la vicenda. Infatti il verdetto del tribunale indipendente della International Tennis Integrity Agency, ovvero "la conclusione di nessuna colpa o negligenza", non viene considerata corretta ai sensi delle norme applicabili da parte della WADA. In un comunicato ufficiale Jannik ha esternato le sue perplessità che si concentrano in particolare su un aspetto.

Perché Jannik Sinner è rimasto spiazzato da un aspetto in particolare dal ricorso WADA

Infatti per il giocatore altoatesino che oggi ha battuto Safiullin in quel di Pechino, è di difficile comprensione il fatto che la WADA voglia sottoporre la questione a tre giudici, dopo che già nella prima udienza altrettanti giudici avevano analizzato in maniera capillare la vicenda, arrivando ad optare per la sua non colpevolezza.

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Il comunicato ufficiale di Sinner sul ricorso della WADA sul caso Clostebol

Nella nota infatti Sinner che ha ribadito la sua delusione contro la decisione della WADA ha spiegato: "Nel corso degli ultimi mesi, durante il processo ci sono state tre udienze separate e in tutte è stata confermata la mia innocenza. Diversi mesi di colloqui e indagini sono culminati in un'udienza formale in cui tre giudici hanno passato al setaccio ogni dettaglio. Hanno poi pubblicato una sentenza approfondita, spiegando perché mi hanno ritenuto non colpevole, con le evidenti prove fornite e la mia completa collaborazione durante tutto il procedimento".

Proprio per questo, ITIA e NADO hanno rinunciato al diritto di appellarsi, ma non la WADA. Una situazione che ha spiazzato decisamente il vincitore degli ultimi US Open: "Comprendo che su queste vicende debbano esserci indagini approfondite per mantenere l'integrità dello sport che tutti amiamo. Tuttavia, è difficile capire cosa ci sia da guadagnare nel chiedere ad altri tre giudici di analizzare da capo gli stessi fatti e la stessa documentazione".

Sinner è fiducioso sulla sua innocenza

Nonostante tutto, Sinner è fiducioso e soprattutto pronto a mettersi a disposizione per arrivare ad una conclusione definitiva della vicenda: "Non ho niente da nascondere e, come ho fatto per tutta l'estate, collaborerò pienamente con i giudici e fornirò tutto quanto potrà servire per dimostrare ancora una volta la mia innocenza. Dato che ora il caso è pendente al CAS, non farò ulteriori commenti".

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