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Milan contestato, squadra sotto la Curva a prendersi i fischi tranne un giocatore: manca Leao

A fine Milan-Liverpool tutti i giocatori si sono diretti sotto la Curva che ha contestato la squadra. Tranne Leao che ha preferito andare direttamente negli spogliatoi. Un atteggiamento che non è passato inosservato.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo il KO a San Siro contro il Liverpool, San Siro è scoppiato in una furente contestazione contro i giocatori e Fonseca. Più che il risultato finale, 1-3 per i Reds,  non è piaciuto l'atteggiamento con la squadra che è apparsa rinunciataria ben prima del 90′. Così, l'entusiasmo iniziale si è trasformato in fischi per tutti e cori di rabbia, con la squadra che al fischio finale si è diretta sotto la Curva Sud per scusarsi. Tutti, tranne uno: Leao è andato invece direttamente negli spogliatoi. Poi è stato il primo a lasciare lo stadio, senza rilasciare alcuna dichiarazione.

Milan contestato: la squadra va sotto la Curva, Leao negli spogliatoi

Al 90′, il popolo rossonero ha scatenato la propria rabbia per l'ennesima deludente prestazione della squadra umiliata nel risultato, nel gioco e nell'atteggiamento dal Liverpool in Champions League. Così, l'entusiasmo iniziale di sperare di vedere un Milan rinato e pronto a mostrare il suo lato migliore, corroborato dopo 5 minuti dal gol di Pulisic, si è trasformato in livore e frustrazione. Cori di insulti, con il "tirate fuori i c…ni" che è risuonato in tutta San Siro per diversi minuti, tra sonori fischi: la squadra ha però deciso di dirigersi sotto la Curva, in un ultimo estremo tentativo per scusarsi con i propri tifosi. Ma non tutti perché Leao ha preferito ritirarsi immediatamente negli spogliatoi senza affrontare la rabbia del popolo milanista.

La partita di Leao contro il Liverpool: ancora una volta insufficiente

Rafael Leao era chiamato a prendersi sulle spalle la squadra e confermare i progressi visti contro il Venezia, ma così non è stato: la partita del portoghese è stata ancora una volta insufficiente, a tratti disarmante e in alcuni passaggi irritante. Mai uno spunto concreto, continuità nella qualità dei passaggi o degli assoli, ma semplici sporadici spunti. Come al 90′ quando si inventa dribbling e tiro da fenomeno, che Alisson devia sul palo. Troppo poco così da restare al centro delle critiche dei propri tifosi. Che a fine match ha preferito non incrociare, dirigendosi solitario negli spogliatoi, mentre tutti i suoi compagni si sono diretti sotto la Curva.

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