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I riflessi fenomenali di Zingle per evitare Pedersen a terra: il gesto tecnico in volata è pazzesco

Un colpo di reni improvviso grazie a riflessi felini: così Axel Zingle ha evitato una devastante caduta di gruppo in piena volata, saltando con la propria bici Mads Pedersen cadutogli di fronte a oltre 60km/h. Una manovra impossibile ai più. non per il ciclista francese con un passato da mountain biker.
A cura di Alessio Pediglieri
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Saltare sulla sella della propria bicicletta in piena volta ad oltre 60 chilometri orari, per evitare un altro corridore caduto sull'asfalto: un gesto atletico quasi impossibile per moltissimi professionisti ma che è risultato prassi normale per Axel Zingle quando sul rettilineo finale della quinta tappa al Tour ha dato fondo alla sua esperienza giovanile trascorsa tra gli sterrati della mountain bike dove spesso si assiste a manovre del genere.

Sempre più spesso si assiste oramai a volate accompagnate da violente e rovinose cadute, causate dalla voglia dei ciclisti di spingersi oltre il lecito per trovare gli spazi necessari per giocarsi lo sprint, anche a costo di commettere irregolarità o rischiare davvero la propria pelle. E così anche sul traguardo a Saint-Vulbas, mentre Mark Cavendish ha scritto la storia, dietro c'è stata una bruttissima sbandata, con Mads Pedersen che è caduto contro le barriere. Dietro al velocista della Lidl-Trek arrivata a tutta velocità Axel Zingle che con un colpo di reni improvviso quanto prodigioso ha saltato il ciclista a terra, continuando poi verso il traguardo.

La caduta durante la volata e il gesto tecnico di Zingle

La caduta di Pedersen sul rettilineo in pancia al gruppo lanciato allo sprint è stato un momento scioccante perché tutti si aspettavano il classico devastante "effetto domino" evitato esclusivamente dai riflessi felini di Axel Zingle della Cofidis che arrivava dietro al velocista della Lidl-Trek ma che è riuscito ad evitare l'impatto, saltandolo con la propria bici, con un bunny hop perfetto sopra il corridore danese che si stava ancora muovendo a terra dopo la caduta.

Che cos'è il bunny hop e perché Zingle lo sa fare

Un gesto inusuale che per la maggior parte dei professionisti su strada è impensabile, soprattutto se si deve fare all'improvviso e a tutta velocità. Eppure per Axel Zingle è sembrato del tutto naturale, perché? Il ciclista francese della Cofidis ha un passato nella mountain bike dove questi tipi di manovre, in gergo tecnico "bunny hop", il "salto del coniglietto", sono all'ordine del giorno per evitare buche, dossi e ostacoli lungo i percorsi sterrati.

"Mi è venuto in modo spontaneo, non so cosa sia riuscito davvero a fare, al momento non me ne sono reso conto" ha detto poi il giovane ciclista della Cofidis. "Credo che sia stato determinante il fatto che provenendo dalla mountain bike sia in grado di gestire la bicicletta anche in situazioni impreviste". 

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