Vostro onore, anticipazioni ultima puntata 21 marzo: Vittorio e Matteo provano a fuggire da Milano
A partire da lunedì 28 febbraio arriva su Rai1 "Vostro Onore", la fiction con protagonisti Stefano Accorsi e Oscar Matteo Giuggioli, in onda per quattro puntate in prima serata. La storia è quella del giudice Vittorio Pagani, noto per la sua integrità, che si trova a dover difendere suo figlio Matteo, colpevole di aver commesso un reato. Nella quarta e ultima puntata della fiction, gli eventi che hanno portato il giudice e doversi misurare con la sua correttezza, avranno un esito inaspettato che metterà in discussione tutto quello che è successo finora. L'appuntamento è lunedì sera alle 21:25 su Rai1.
Vostro onore anticipazioni ultima puntata 21 marzo
Stando alle anticipazioni sul finale di stagione di Vostro onore, vedranno Matteo nei guai fino al collo, obbligato a dover giustificare un suo comportamento che ha suscitato non pochi dubbi e rischia di mandare all'aria il piano organizzato da suo padre di Vittorio per proteggerlo. Il ragazzo, infatti, decide di intrufolarsi nella stanza d'ospedale in cui si trova Diego Silva, facendo insospettire chi sta portando avanti le indagini sull'incidente stradale, ovvero Sara, che inizia a dubitare anche della serietà di Vittorio. Padre e figlio, quindi, capiscono di non avere scampo e per salvarsi decidono di fuggire, lasciando Milano, cercando di far perdere le loro tracce.
Matteo tradisce suo padre Vittorio
Le indagini continuano e mentre Maddalena viene interrogata, continuando a coprire Vittorio, è Matteo che compie un altro gesto che rischia di compromettere la sua posizione. Il 18enne, accompagnato dalla nonna, si reca in commissariato, tradendo di fatto suo padre che fino a quel momento ha rischiato in ogni istante di buttare all'aria la sua reputazione da giudice integerrimo. Matteo esausto di dover sopportare un ulteriore peso, decide di raccontare tutta la verità a suo padre che, intanto, ha vinto il concorso per diventare Presidente del Tribunale di Milano, carica che viste le circostanze non è sicuro di poter accettare.