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Upas tra finzione e realtà : la forza di Marina Giulia Cavalli dopo la morte della figlia

Gli spettatori di Un posto al sole sono particolarmente colpiti dal coinvolgimento e dalla prova di Marina Giulia Cavalli, che sette anni fa perse sua figlia Arianna.
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Il ritorno di Un posto al sole sta conquistando vecchi e nuovi telespettatori grazie al battage mediatico dato da un colpo di scena abbastanza importante: l'attentato ai danni di Viola e di Susanna. Dopo la puntata di lunedì, che ha lasciato entrambe tra la vita e la morte, quella di martedì ha visto migliorare le condizioni di Susanna mentre per Viola la situazione sembrerebbe critica, dato che è stata dichiarata – proprio da Ornella, sua madre – in coma. Gli spettatori sono particolarmente colpiti dal coinvolgimento di Marina Giulia Cavalli, che sette anni fa perse sua figlia Arianna.

La grande prova di Marina Giulia Cavalli

Gli spettatori sono riusciti a entrare in una connessione quasi immediata con la prova di questi giorni di Marina Giulia Cavalli, che si ritrova a recitare una madre, primario del reparto di Chirurgia interna dell'ospedale San Filippo di Napoli, che sta rischiando di perdere sua figlia. La vita reale e la finzione non sono mai state così vicine nella sua carriera a Un posto al sole. Questo il pubblico lo ha riconosciuto immediatamente ed è forse uno dei motori che sta spingendo la soap, già di per sé tanto amata dal pubblico di Rai3.

La storia di Marina Giulia Cavalli e della figlia scomparsa

Era il 16 novembre 2015 quando, in seguito a una grave malattia, si spense la giovane vita di Arianna Alpi, figlia di Marian Giulia Cavalli e dell'attore Roberto Alpi. Nel corso degli anni, l'attrice ha avuto modo di raccontare e ricordare il lutto subito, analizzando la sua perdita e raccontando di aver trovato conforto nella religione cristiana cattolica e nella scrittura automatica. Si tratta di un particolare processo realizzato con l'aiuto della psicologia, nel quale lo scrivente – in uno stato di trance oppure in maniera cosciente ma senza consapevolezza – va in maniera libera sul foglio. È un modo per far emergere conflitti inconsci.

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