Thomas il trenino accoglie Bruno, il primo personaggio autistico della serie
Rivoluzione per Il trenino Thomas, lo storico cartone animato per bambini che si prepara ad accogliere il primo personaggio autistico della serie. Il tentativo, come fa sapere anche la CNN, è quello di proporre una diversificazione dei personaggi che possa essere sempre più inclusiva per i piccoli spettatori.
Bruno sarà doppiato da due piccoli attori autistici
Si chiama Bruno ed è una “gioiosa macchina frenante” che si diverte a fare giochi di parole e che sarà introdotta nella serie animata a partire da settembre 2022, come fa sapere il colosso dei giocattoli Mattel con un comunicato stampa. La rivoluzione sta nel fatto che, per fare veridicità al personaggio, Bruno sarà doppiato nella versione britannica da due giovanissimi attori nello spettro autistico. Loro sono Chuck Smith, di 10 anni, e Elliot Garcia, di 9 anni, rispettivamente dagli Usa e dal Regno Unito. “Bruno è divertente, intelligente, ma al tempo stesso è molto rilassato”, hanno raccontato i piccoli doppiatori. “Anche se a volte può finire sopraffatto e in ansia, usa l’ironia per superare ogni tipo di situazione”. Così Bruno ha una lanterna che indica il suo stato emotivo e protezioni per le orecchie che possono sbuffare se i rumori attorno a sé diventano troppo forti.
Mattel rappresentazione dello spettro autistico nei cartoni animato
Mattel ha sviluppato il personaggio di Bruno con l’aiuto di organizzazioni che si occupano dello spettro autistico tra Stati Uniti e Regno Unito, tra le quali l’Autism Self Advocacy Network e la National Autistic Society. “L’iniziativa abbraccia un pubblico globale che attualmente è sotto rappresentato e che merita di essere celebrato nella programmazione per bambini”, ha spiegato Christopher Keenan, vicepresidente e produttore esecutivo di Mattel, aggiungendo che nello sviluppo del personaggio è stata indagata con cura la rappresentazione all’immaginario da parte di un bambino autistico. “Ci sono 160 mila bambini autistici in età scolare nel Regno Unito che vogliono che le loro storie siano raccontare”.