Serie Tv su Sarah Scazzi, i sindaci dei comuni vicini ad Avetrana: “Ingannati da casa di produzione”
La serie Tv sul caso Avetrana continua a suscitare polemiche e ora i sindaci dei comuni vicini affermano di essere stati ingannati dalla casa di produzione. La serie Tv che racconta il delitto di Sarah Scazzi è uscita su Disney + il 30 ottobre e da giorni risulta uno dei prodotti più visti sulla piattaforma. Tuttavia l'uscita è stata accompagnata da grandi polemiche per la decisione del tribunale di sospendere la serie per il riferimento ad Avetrana nel titolo, poi rimosso da Disney per il titolo definitivo "Qui non è Hollywood".
Le parole del sindaco Alfredo Longo
Nelle scorse ore sei sindaci dell'Unione Comuni terre del mare e del sole (Fragagnano, Maruggio, Lizzano, Leporano, Pulsano e Torricella) di cui fa parte anche Avetrana hanno mostrato solidarietà al sindaco del comune tristemente noto per il caso di cronaca, sostenendo di essere stati ingannati dalla casa di produzione Groenlandia. I sindaci sostengono infatti che nel primo titolo proposto ai Comuni, teatro di alcune scene della serie, non comparisse il nome di Avetrana, ma un semplice ‘Qui non è Hollywood'. Da qui era arrivata la decisione di autorizzare le riprese sul loro territorio. A fare questa ricostruzione su Facebook il sindaco di Maruggio, Alfredo Longo, che scrive: "Bene ha fatto il sindaco di Avetrana Antonio Iazzi a chiedere al tribunale di sospendere la serie e di togliere il nome della sua città dal titolo". E aggiunge:
"D'altronde in tal senso siamo stati ingannati tutti. La casa di produzione Groenlandia ha proposto a tutti i Comuni in cui hanno girato le riprese (Maruggio compreso) il titolo ‘Qui non è Hollywood' e di Avetrana non c'era traccia".
La decisione del Tribunale di Taranto
Da qui la richiesta da parte del sindaco di Avetrana al Tribunale di Taranto di sospendere con urgenza la messa in onda della serie. Una richiesta accolta in prima istanza dal giudice, spingendo Disney e Groenlandia ad eliminare il nome della cittadina dal titolo, in attesa di comparire davanti al Tribunale per l'udienza civile del 5 novembre.