Sconfort Zone, c’è la parodia di Ballando con le stelle nella serie di Maccio Capatonda

Con Sconfort Zone, Maccio Capatonda porta la sua comicità surreale in un territorio nuovo, mescolando riflessione esistenziale e satira del mondo dello spettacolo. La serie, disponibile su Prime Video, ruota attorno alla crisi creativa del protagonista, che si affida a uno psicologo dai metodi estremi (un Giorgio Montanini per cui non smetteremo mai di ringraziare Dio, l'universo e tutto il resto) per ritrovare ispirazione. In ogni puntata, Maccio affronta prove al limite dell'assurdo, dalla simulazione di una settimana in un hospice all'affidare ogni decisione della sua vita a un'altra persona.
Se il concept richiama per certi versi Pesci Piccoli, la serie The Jackal disponibile sulla stessa piattaforma, il tono è decisamente più cupo e sperimentale, ma sempre à la Maccio, con una vena tragicomica che esplora il vuoto dell’industria dell’intrattenimento. Un aspetto particolarmente interessante è la parodia del mondo televisivo, con una caricatura evidente di Milly Carlucci e del suo stile "infallibile" di conduzione. Tra le prove che Maccio dovrà affrontare, infatti, c'è anche la partecipazione a un fantomatico "Danza col vip", evidente parodia di Ballando con le stelle, con tanto di giuria che richiama in tutto e per tutto a quella originale. E c'è uno scontro con una tale Carmen che, almeno foneticamente, ricorda molto una delle giudici più in vista del parterre del programma originale. Spoiler: non finirà benissimo.

Nel microcosmo di Sconfort Zone, Milly Carlucci diventa una sorta di metafora del sistema televisivo che fagocita tutto e tutti, imponendo regole precise e un’estetica sempre impeccabile, ma al tempo stesso surreale. La sua versione nell’universo di Maccio sembra davvero fedele, soprattutto quando si passa poi alla prima serata. Maccio balla divinamente (tutto vero, Maccio sa ballare!) ma viene poi stroncato da Carmen, giurata che pare essere una fusione à la Toriyama tra Carolyn Smith e Selvaggia Lucarelli: l'acconciatura della prima, la parlata della seconda. Dopo essere stato bocciato senza pietà, Maccio manda a fare in culo la giurata. Un gesto che gli costerà tutti i contratti in essere, ma gli farà recuperare la creatività perduta. Maccio Capatonda usa l'assurdo per mettere in discussione ciò che diamo per scontato. E il suo percorso di "guarigione" sembra poter essere anche il nostro.