Ralph Macchio: “Karate Kid ha anticipato i tempi rispetto agli anni ’80”
L'attore di Cobra Kai, Ralph Macchio, ha dichiarato che uno degli snodi narrativi di Karate Kid era in anticipo sui tempi. La quinta stagione di Cobra Kai, disponibile su Netflix e che estende ulteriormente l'universo narrativo di quel film simbolo degli anni '80, vede ancora una volta lui e William Zabka protagonisti, riprendendo i ruoli di Daniel LaRusso e Johnny Lawrence 40 anni dopo. La serie, molto popolare, è riuscita a trovare un punto di incontro tra nuove e vecchie generazioni, rispolverando con efficacia il titolo di 40 anni fa.
Le parole di Ralph Macchio
In una intervista per GQ, Ralph Macchio attribuisce al primo film della serie il merito di essere in anticipo sui tempi. In particolare, ha citato il background del maestro Miyagi, il cui passato è stato tragicamente segnato dalla prigionia della sua famiglia in un campo di concentramento giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale.
È stato sempre in anticipo sui tempo. Certamente, il primo Karate Kid ha parlato dei campi di concentramento in Giappone. Posso dire che quello è stato il primo grande film di Hollywood che ha deciso di affrontare uno dei periodi più bui della nostra storia.
I problemi sulla rappresentazione dei campi di concentramento
In quel tempo, la produzione di Karate Kid si affidò a un attore giappo-americano, Pat Morita, per intepretare un personaggio giapponese il cui destino è stato segnato dall'intervento del governo degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. Per Ralph Macchio, il film è riuscito a offrire una rappresentazione molto più significativa rispetto ai film attuali. Il tragico passato del Maestro Miyagi e la speranza riposta in Daniel per il futuro hanno – sempre secondo Ralph Macchio – elevato il film rispetto a come viene considerato. Intanto, la serie non ha ancora affrontato pienamente quel tipo di contesto e, forse, potrebbe farlo proprio a partire dalla prossima stagione, che sarà la sesta stagione.