Prisma 3 non si farà, lo sfogo del regista Ludovico Bessegato: “Prime Video non ha rinnovato”
La terza stagione di Prisma non ci sarà. Lo annuncia il regista, Ludovico Bessegato, in un lungo video caricato sui social, in cui spiega i motivi che non hanno portato al rinnovo da parte di Prime Video. Dalle sue parole si evince un certo dispiacere per non aver potuto girare i nuovi episodi, già stati scritti dal team di sceneggiatori e che, a suo avviso, sarebbero stati un degno finale per la serie.
Le spiegazioni del mancato rinnovo
Pur non avendo a disposizione i numeri ufficiali delle visualizzazioni della serie su Prime, Bessegato è convinto di aver costruito un prodotto che, invece, abbia soddisfatto le aspettative del pubblico più giovane:
Sono abbastanza certo che la seconda stagione sia andata abbastanza bene. Sono abbastanza sicuro per una serie di dati che posso osservare, ma che non sono quelli ufficiali. Però due trucchetti li conosciamo anche noi…[Sappiamo] che abbiamo fatto quantomeno i numeri della prima stagione è che li abbia migliorati. La serie è andata bene anche sui social: siamo stati due giorni in trending topic su Twitter, c’è stata la sensazione di un bello scambio, sono aumentate le persone che ne parlavano, sono aumentati i follower degli attori. Probabilmente sì, è andata bene”, ammette il regista, “ma non è andata abbastanza bene da giustificare il costo di un rinnovo.
Realizzare serie televisive è ormai diventato un impegno che, però, sono in molti a voler realizzare. Per creare prodotti originali, sia per regia che per sceneggiatura, è necessario investire e non poco, motivo per cui spesso i produttori si tirano indietro anche quando il prodotto potrebbe funzionare:
È una cosa che avviene sempre più spesso nel mondo della serialità. Le serie costano tanto: la sensazione è che siano cambiate proprio le policy delle piattaforme negli ultimi due anni. Se prima si tendeva a cercare prodotti sperimentali, che si differenziassero da quello che c’era in giro, negli ultimi anni invece la politica del piattaforme è stata quella di allargare il pubblico, di cercare sempre di meno prodotti di nicchia e sperimentali e cercare, viceversa, dei prodotti che legittimamente cercano di piacere a più persone possibili, magari andando un po’ meno verso soluzioni alternative.
L'amarezza di Ludovico Bessegato per la decisione di Prime Video
A questo Bessegato, però, aggiunge alcune considerazioni in merito all'impatto che Prisma ha avuto anche tra gli addetti ai lavori: "Abbiamo avuto l’approvazione della critica, che è sempre stata generosissima con noi; abbiamo creato entusiasmo in una parte della popolazione che di solito è poco rappresentata. Purtroppo quest non è bastato. Non non condivido la scelta, ma l’accetto, non ho alternative. Penso, da regista e da creatore, che la sfida per me in futuro sarà di cercare di trovare ancora di più l’equilibrio tra il pubblico e quello che a me interessa raccontare". Con un certo dispiacere, quindi, aggiunge:
Forse abbiamo fatto degli errori, oppure siamo stati un po’ presuntuosi nel pensare oltre ciò che al pubblico di riferimento piace. Abbiamo pensato che potessimo proporvi qualcosa che a noi piaceva di più e questo probabilmente è la spiegazione di fondo.
La speranza che sia un arrivederci
Il lungo sfogo si conclude con un'ulteriore riflessione, nella quale emerge la speranza che, invece, il prodotto possa avere un exploit inaspettato, come d'altro canto è accaduto con Skam, serie diretta da Bessagato, che ha avuto poi un successo incredibile. Il regista, quindi, conclude dicendo:
Avevamo scritto una terza stagione che a me piaceva molto, secondo me chiudeva veramente bene la storia e per adesso almeno non ci sono le condizioni per raccontarvela. Ma chiudo con una piccola speranza: cinque anni fa sembrava che Skam Italia fosse morta dopo la terza stagione. Invece poi è successo qualcosa e non solo è ripartita, ma ha sfondato, dopo tre stagioni in cui, anche lì, non sembrava che si potesse sfondare. A volte le serie resuscitano… Non sappiamo e non possiamo dire quello che succederà: noi sappiamo cosa raccontare nella terza stagione, quindi magari un giorno ci saranno le condizioni… Mi piace pensare che sia un arrivederci e che non sia un addio.