Piedone – Uno sbirro a Napoli: Esposito, D’Amico e Balsamo raccontano l’eredità di Bud Spencer
Piedone ritorna, ma con un’anima nuova e moderna. A cinquant’anni dall’iconico film di Bud Spencer, arriva Piedone – Uno sbirro a Napoli, una serie Sky Original che reinterpreta lo spirito dell’indimenticabile commissario Rizzo in chiave contemporanea. Protagonista è Vincenzo Palmieri, interpretato da Salvatore Esposito, un ispettore di polizia dal cuore d’oro e dai metodi irregolari, erede spirituale di Piedone. Accanto a lui, Silvia D’Amico nei panni della rigorosa commissaria Sonia Ascarelli, e Fabio Balsamo, che presta il suo volto al divertente e umano Michele Noviello, formando un trio irresistibile.
Disponibile dal 2 dicembre su Sky Cinema e in streaming su NOW, la serie non è solo un omaggio a Bud Spencer ma è anche un affresco di una Napoli pulsante, fuori dai soliti stereotipi. Merito della scrittura di Peppe Fiore, e dello stesso Esposito, e della regia serrata di Alessio Maria Federici. A Fanpage.it, i tre protagonisti di questo fantastico viaggio tra passato e presente, ci hanno raccontato onori e oneri di riportare in vita la mitologia di Piedone con uno sguardo tutto nuovo. "Raccogliamo l'eredità di questo nome enorme", ci raccontano gli attori, "il Piedone di Bud Spencer incarna proprio quello che è lo spirito napoletano, quello della scaltrezza della sopravvivenza, però ha messo al servizio della Giustizia".
Salvatore Esposito: "Tra un giorno da leone e cento da pecora, meglio cinquanta da orsacchiotto"
Tra Vincenzo Palmieri e Sonia Ascarelli c'è un rapporto che si scatena nel contrasto tra regole e istinto e nel mezzo c'è Michele Noviello con la sua mitezza e la sua sconfinata umanità. Salvatore Esposito commenta il termometro del loro rapporto con una citazione troisiana: "Direi che tra un giorno da leone e cento da pecora, meglio i cinquanta da orsacchiotto".
Volevamo raccontare personaggi non lineari e non definirli solo istinto o solo cervello. C'è chi è guidato da qualcosa è guidato da un forte desiderio, nel mio caso è quello di vendetta, nel suo caso (Sonia, il personaggio di Silvia D'Amico, nd) è l'ambizione ma anche in quel caso c'è un sentimento dettato dal suo passato e dal rapporto col padre. Il personaggio di Michele Noviello è il mix perfetto tra il mio modo di fare quel mestiere e quello di Sonia. È meno risoluto, ma ha meno tormenti da risolvere ed è il più compassionevole alla natura umana.
Bud Spencer è l'angelo custode di una serie che, anche per questo, potrebbe avere un richiamo internazionale. "È un'icona, uno dei pochi attori italiani molto più apprezzati all'estero che da noi. Basti pensare che in Germania c'è un museo permanente a lui dedicato. C'è una sua statua nella piazza principale di Budapest alta 2 metri e mezzo, sicuramente la serie avrà un grande appeal internazionale", sottolinea ancora Esposito.