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Imma Tataranni 3

Imma Tataranni è boom di ascolti tv, Massimiliano Gallo: “Numeri importanti, siamo come Montalbano”

A Fanpage.it l’attore commenta l’ottimo risultato agli ascolti tv della terza stagione di Imma Tataranni: “Sono numeri che non si vedevano più da tempo. Il potere di Imma è che la capiscono tutti e tutti si divertono”. Sul futuro di Pietro: “Non posso dire molto, solo che ci sarà un’evoluzione drammatica”.
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Massimiliano Gallo a Fanpage.it commenta l'ottimo risultato agli ascolti tv della terza stagione di Imma Tataranni. Con 4.624.000 spettatori pari al 27.1% di share è il miglior esordio della storia della serie con Vanessa Scalera, tratta dai romanzi di Mariolina Venezia. Raggiungiamo l'attore telefonicamente e lo troviamo, nel darci il suo commento a caldo, raggiante: "Sono numeri che non si vedevano più da tempo. Per la frammentazione che c'è ormai tra tv e piattaforme, questi sono dati molto importanti". Il segreto del successo: "Il potere di Imma è che la capiscono tutti e tutti si divertono. Paragonarlo a Montalbano? Tranquillamente non solo per il successo ma anche per la sua qualità di scrittura". E sul futuro di Pietro e Imma: "Non posso dire molto, ma ci sarà un'evoluzione addirittura drammatica". 

Massimiliano, la prima puntata ha fatto il 27.1% di share. È l'esordio migliore di sempre.  

È un botto clamoroso. Sono numeri che non si vedevano più da tempo. Di solito si arriva a 25-26 e sono numeri già incredibili, figuriamoci il 27.1%. Per la frammentazione che c'è tra televisione generalista e piattaforme, questi dati sono molto importanti.

Lo possiamo dire? Imma Tataranni è nazionalpopolare. 

Oltre gli ascolti, è una serie che è stata venduta in 43 paesi e questo, l'ho detto anche in conferenza stampa, è l'unico discorso valido per certificare il successo nazionalpopolare. In Imma Tataranni c'è la territorialità unita a una scrittura universale. Il potere di Imma è questo: la capiscono tutti e tutti si divertono. La prima puntata di questa nuova stagione è stata forse la più territoriale con la focalizzazione sui Sassi e la storia di chi non vuole lasciare la propria casa.

Anche la presenza di Gianni Morandi certifica il successo: i vip arrivano solo quando un prodotto è amato da tutti. 

Lui era un grande fan di Imma Tataranni e basti pensare che aveva cominciato scrivendo a Vanessa Scalera su Instagram per i complimenti, come un fan normale. Poi ha detto che avrebbe avuto piacere a fare una guest e alla fine è successo.

Vanessa Scalera, Gianni Morandi e Massimiliano Gallo.
Vanessa Scalera, Gianni Morandi e Massimiliano Gallo.

Imma Tataranni è già nella storia della fiction? Possiamo paragonarlo a Montalbano, per esempio?  

È paragonabile a Montalbano molto tranquillamente non solo per il successo ma anche per una questione di qualità. È girato bene, è scritto bene, è recitato bene. Ci sono tutti gli elementi: dal giallo alle dinamiche familiari scritte con grande minuziosità.

Ecco, le dinamiche familiari: su Pietro e Imma, tutto lascia pensare al peggio. 

Non posso parlare troppo di questo, ma la scrittura è tanto valida che non c'è il ricorso al lieto fine per forza, ecco. Mostriamo il percorso reale che può fare qualunque coppia in un momento difficile. Quanto a Pietro, ci sarà un'evoluzione addirittura drammatica.

Massimiliano Gallo in Fortapàsc (2009)
Massimiliano Gallo in Fortapàsc (2009)

Il 21 settembre, in occasione dell'anniversario dell'omicidio Siani avvenuto il 23, Rai3 ha messo in onda Fortapàsc. Anche su Netflix è tornato in catalogo ed è uno dei film più visti. La morte di Libero De Rienzo ha finito per aggiungere una carica emotiva ulteriore al quel film. Il tuo personaggio era quello del boss Valentino Gionta, cosa ti porti dietro da quel film? 

Tutto. È stato un film importantissimo per me perché è stato anche il mio esordio al cinema. Anche quel film è storia del cinema. Mi porto tutto con me non solo dal lato umano, dal rapporto col regista Marco Risi alla memoria di chi non c'è più. Proprio ieri, ho parlato e ricordato Libero De Rienzo e Ennio Fantastichini. Con quel film è iniziato un percorso importante per me. Era il 2008 e dal 2008 a oggi ho girato 36 film e 22 serie tv.

Sei stato chiamato a dirigere il Teatro Tasso di Sorrento. Il 29 settembre ci sarà la conferenza stampa di presentazione. Come affronterai questa nuova sfida? 

Sarò il direttore artistico per 5 anni e vorrei riportare Sorrento e quel teatro ai fasti che merita. L'obiettivo è ridargli una dimensione internazionale, portare un premio internazionale lì, fare gli incontri del cinema che pure si facevano e si sono interrotti e altre cose che non voglio anticipare rispetto alla conferenza stampa.

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