L’autore Ryan Murphy su Monsters: “Potrei fare ancora degli episodi. I fratelli Menendez liberi entro Natale”
Nelle ultime settimane ha scalato le classifiche di Netflix la serie Monsters, che racconta la storia dei fratelli Lyle e Erik Menendez. Nel 1989 i due uccisero a colpi di fucile i genitori, Kitty e Josè, nella loro casa di Beverly Hills. Circa un anno dopo furono arrestati e successivamente condannati all'ergastolo. Ancora oggi, a distanza di quasi trent'anni, si trovano in carcere. L'autore degli episodi sono Ryan Murphy e Ian Brennan, che hanno già le idee chiare sul futuro della serie.
L'idea di Ryan Murphy per la serie
Ryan Murphy ha le idee ben chiare sul caso dei fratelli Menendez e sul futuro di Monsters, la serie che racconta la loro storia. Pensare a una intera seconda stagione sarebbe forse troppo impegnativo, ma il co produttore non esclude la possibilità di qualche nuovo episodio per spiegare quanto accaduto di recente. "Penso che ciò che mi interesserebbe fare, se Nicholas [Alexander Chavez] e Cooper [Koch] accettassero di farlo, è forse uno o due episodi che continuino la storia", ha fatto sapere Murphy. E sui risvolti che potrebbe avere la vicenda nella vita reale ha raccontato: "Penso che possano uscire di prigione entro Natale. Ci credo davvero".
La nuova udienza per Lyle e Erik Menendez
Il caso dei fratelli Menendez potrebbe essere a un nuovo punto di svolta. Qualche settimana dopo l'uscita della serie Netflix sulla loro storia, Variety ha fatto sapere che il giudice distrettuale di Los Angeles, George Gascon, ha fissato una nuova udienza il prossimo 29 novembre. Erik e Lyle sono stati condannati all'ergastolo per l'omicidio dei genitori e da quasi 30 anni si trovano in carcere. Ora sarebbero state scoperte nuove prove secondo cui i due ragazzi sarebbero stati molestati dal padre Josè Menendez, proprio come avevano raccontato durante il processo. "Ci è stata data una fotocopia di una lettera che presumibilmente è stata inviata da uno dei fratelli a un altro membro della famiglia, in cui si parlava di lui come vittima di molestie", ha spiegato Gascon.