L’appello del Presidente Macron: “Emily in Paris resti a Parigi, a Roma non ha senso”
Tra le serie più amate e viste su Netflix, da quando è arrivata per la prima volta in piattaforma, c'è Emily in Paris, con protagonista Lily Collins. Gli ultimi episodi della quarta stagione della serie sono stati ambientati a Roma e sembra quasi che, almeno parte della quinta, possa avere come location la città eterna. Eppure c'è qualcuno che sembra essere contrario a questo spostamento geografico, si tratta di Emmanuel Macron.
Macron apprezza Emily in Paris: "È un'ottima iniziativa"
Il presidente francese, in una intervista concessa a Variety ha risposto anche ad alcune domande relative alla serie. Quando gli è stato chiesto cosa pensasse del possibile trasferimento della protagonista nella capitale italiana, ha prontamente risposto: "Lotteremo duramente. E chiederemo loro di rimanere a Parigi. Emily in Paris' a Roma non ha senso". Insomma, una presa di posizione piuttosto decisa, d'altronde, il fatto che la serie fosse piaciuta all'Eliseo lo si è evinto anche dalla presenza di Brigitte Macron in un episodio della quarta stagione: "È stata molto contenta di farlo, pochi minuti, ma penso che sia stato un momento bellissimo per lei" ha rivelato Macron parlando del cameo della moglie. E in merito alla serie aggiunge:
Penso che sia buono per l'immagine della Francia. ‘Emily in Paris' è super positivo in termini di attrattività per il Paese. Per quello che mi riguarda, è un'ottima iniziativa".
Il futuro di Emily in Paris
Per queste ragioni, quindi, il presidente francese non avrebbe accolto di buon grado l'idea che possa esserci uno spostamento, definitivo, a Roma. In realtà, almeno stando a quanto dichiarato dallo showrunner della serie, Darren Star, non si è mai parlato di lasciare Parigi in via definitiva. In un'intervista a TvLine, infatti, poco dopo l'annuncio della quinta stagione ha dichiarato:
Proprio nel momento in cui Emily si è sentita a suo agio a Parigi, verrà catapultata in un altro Paese dove sperimenterà alcune differenze culturali. È un mondo completamente nuovo, ma non significa che lasceremo del tutto Parigi.