La storia vera di Buongiorno mamma: Angela Moroni in coma per 29 anni, il marito non l’ha mai lasciata
Inizia la nuova stagione di Buongiorno, mamma!, fiction con Raoul Bova che si ispira alla storia vera di Angela Moroni ed è stata in coma profondo per 29 anni, a vegliarla accanto senza mai lasciarla c'era suo marito Nazzareno. La serie tv si compone di dodici episodi per un totale di sei puntate, sei appuntamenti in prima serata a partire da mercoledì 15 febbraio. Così come la prima stagione, anche la seconda stagione sarà emozionante e ricca di colpi di scena. Nella fiction, Anna Moroni ha il volto di Maria Chiara Giannetta. Nel cast anche Beatrice Arnera, Ginevra Francesconi, Matteo Oscar Giuggioli, Elena Funari, Stella Egitto.
Come nasce Buongiorno Mamma
Nel comunicato stampa di presentazione, la sceneggiatrice Elena Bucaccio ha raccontato di aver preso spunto dopo aver letto della vicenda sui giornali: "Ci sono storie che sono tue ancora prima di scriverle. La storia di Anna e della sua famiglia è una di quelle. Mia figlia era nata da poco quando, aprendo il giornale, ho letto un trafiletto che parlava della moglie di Nazzareno e di quello che le era successo. Qualche ora dopo ero nell’ufficio di Luca Bernabei e piangendo gli raccontavo le emozioni che quelle poche righe mi avevano dato. La settimana seguente avevo iniziato a scrivere “Buongiorno, mamma!”.
La storia di Nazzareno e di Angela Moroni
Angela Calise Moroni aveva 64 anni ed era madre di cinque figlie. Si era sentita male il 25 gennaio del 1988 per un forte calo di potassio e da quel momento è stata assistita da suo marito Nazzareno e dalle stesse figlie Clara, Stefania, Benedetta, Noemi ed Elisabetta. La sera di quel giorno, Angela cadde a terra in seguito a una forte influenza mentre preparava la cena e Nazzareno fu il primo ad assisterla. Inizia un calvario, quello del coma profondo. Nazzareno è un diacono e catechista che nel giorno della morte di Angela decise di raccontare tutto a "La Croce quotidiano": "Angela è stata un dono, un privilegio. Si sentì male all'improvviso, la situazione precipitò. Il primo anno fu un susseguirsi di viaggi della speranza da una clinica all'altra, per cercare di vedere se fosse possibile trovare il modo affinché Angela potesse uscire dal coma e riprendere una vita pienamente funzionale. Nessun medico però ci dava speranze in tal senso e allora abbiamo deciso che Angela dovesse tornare a casa sua, a casa nostra. È stata la scelta più giusta che ho fatto in vita mia e la rifarei. Angela per 29 anni è stata al centro della nostra famiglia".
Nazzareno era contrario all'eutanasia
Quando il cronista chiede a Nazzareno: "Non ha mai pensato anche una sola volta che fosse più dignitoso lasciare andare Angela?", la risposta dell'uomo è sicura: "Non l'ho mai pensato un minuto in vita mia". Citando la Bibbia, Nazareno concluse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Il funerale di Angela è stata una festa perché Angela non è sparita nel nulla, ha iniziato una nuova vita, una vita senza fine, una vita eterna".