Incendio Stromboli, danni per 50 mln: “Non bloccheremo la fiction, i vigili del fuoco erano sul set”
Matteo Levi, il produttore con la 11 Marzo Film della fiction Protezione Civile, rompe il silenzio e sul Corriere della Sera parla dell'incendio che ha distrutto l'isola di Stromboli. Le fiamme sarebbero partite proprio dal set della serie diretta da Marco Pontecorvo con Ambra Angiolini, attesa in tv per l'autunno del 2023. Matteo Levi non ha dubbi, la troupe sarebbe stata in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie e i Vigili del Fuoco sarebbero stati presenti sul posto con il compito di assicurarsi che non ci fossero incidenti: "Posso dire che noi avevamo autorizzazioni precise per tutto quello che abbiamo fatto, con il supporto dei vigili del fuoco, che erano sul set". Intanto, Max Cincotta – operatore turistico strombolano – parla di un danno che si aggirerebbe attorno ai "50 milioni di euro" e non solleva dalle responsabilità le autorità locali, che nelle prime ore del disastro hanno affermato compatti di non avere mai autorizzato la scena dell'incendio: "Bastava che la montagna venisse curata con delle strisce anti-fuoco e lo scempio sarebbe stato evitato".
Il produttore, il sindaco e i vigili del fuoco, le versioni divergono
Continuano a divergere le versioni dei protagonisti di questa terribile vicenda. Il produttore Matteo Levi sostiene di aver chiesto l'autorizzazione al Comune: "Noi abbiamo chiesto al Comune un permesso specifico per tutte le giornate di riprese, se poi serviva un'autorizzazione della Forestale penso che sia compito del Comune dirci: "Per questo non basta la nostra autorizzazione". Tra l'altro credo che la zona dell'incidente non fosse neppure sotto il controllo della Forestale". Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, in un'intervista rilasciata a QdS.it, dà un'altra versione: "Noi abbiamo ribadito che l’autorizzazione valeva soltanto per questioni di competenza del Comune, non certamente per un fuoco, anche se simulato".
Levi, poi, sostiene che i Vigili del Fuoco fossero sul set, ma i diretti interessati hanno dichiarato che nel momento in cui la troupe allestiva la scena che poi si sarebbe rivelata letale per l'isola, erano distanti. Il produttore ha dato la sua versione dei fatti:
"So di questa loro tesi, i magistrati accerteranno qual è la verità. Io so solo che i vigili del fuoco sono arrivati con una squadra, mi pare di 4 persone, da noi ospitate in albergo con tutte le spese pagate. Poi, durante la fase di preparazione della scena, c'era chi di loro stava vicino alla macchina da presa, chi invece stava attaccando i manicotti a delle cisterne. Ma ripeto: ci rimettiamo all'inchiesta".
Ma ha ribadito che i Vigili del Fuoco, insieme "al massimo esperto in Italia per gestire i fuochi", erano stati chiamati proprio per dare le giuste direttive su come gestire in sicurezza quella scena.
Protezione civile, la fiction non verrà bloccata
Infine, il produttore di 11 Marzo Film ha chiarito che non vedere ragioni per cui le riprese della serie debbano essere bloccate: "Se bloccheremo la fiction? Assolutamente no, non vedo perché. Anche se resta il trauma per un incidente dolorosissimo. Siamo tutti sconvolti, ma io guardo le carte sulla base delle quali abbiamo operato. Se poi la Procura non le riterrà sufficienti me ne assumerò la responsabilità".