Il problema dei tre corpi, di cosa parla la nuova serie Netflix: trama e spiegazione del finale
Il problema dei Tre Corpi è la nuova serie Netflix ispirata dal romanzo di Liu Cixin, diretta da David Benioff e DB Weiss, i creatori di Game of Thrones. Il romanzo è stato pubblicato nel 2008, vincendo il Premio Hugo, ottenendo un successo incredibile anche al di fuori della Cina, come dimostrano gli slogan apparsi in varie città. La trilogia di libri, che prende il nome di Memoria del passato della terra, si snoda su tre linee temporali diverse, in cui la Terra è a contatto con gli alieni che stanno per invaderla. Cinque scienziati, nella serie, devono perciò salvare il mondo. Di seguito la trama de Il problema dei Tre Corpi e la spiegazione del finale della serie.
La trama della serie Il problema dei tre corpi
In Cina, durante la rivoluzione culturale di Mao Zedong, alcuni scienziati stanno lavorando ad un progetto militare segreto in cui provano a contattare intelligenze aliene, inviando segnali nello spazio da una base che ha il nome di Costa Rossa. A capo del progetto c'è una scienziata di nome Ye, epurata politicamente per le sue convinzioni. A distanza di anni, quindi nel presente, Jin Cheng, un esperto di nanotecnologie, inizia ad avere delle strane visioni, tra cui un conto alla rovescia che è solo lui è in grado di vedere, ragion per cui decide di indagare in maniera più approfondita su questo fenomeno e si imbatte in un videogioco chiamato Tre Corpi, dove il giocatore deve fare sopravvivere una popolazione in un mondo in cui si alternano Ere dell'ordine e del Caos, in cui la vita può svilupparsi o essere totalmente distrutta.
Intanto, passano otto anni dall'invio di un segnale nello spazio dalla Costa Rossa e finalmente arriva una risposta. L'entità dichiara di essere un pacifista in un pianeta volto alla guerra e quindi chiede di non avere una risposta, sempre che non si voglia essere identificati e invasi. Ye, che nutre un certo disprezzo nei confronti dell'umanità, risponde e invita l'alieno a invadere la Terra. La scelta di questa scienziata si ripercuoterà nel presente e, infatti, le leggi della natura finiscono per sgretolarsi, al punto che alcuni scienziati, insieme ad una detective, si trovano a dover affrontare la più grande minaccia nella storia dell'umanità.
Dalle teorie sul gioco dei Tre Corpi, si arriva ad una conclusione: esiste un pianeta che si trova in un sistema a tre stelle, dove si verificano continui cambiamenti dovuti al movimento del pianeta influenzato dalla gravità dei tre soli. Si scopre dell'esistenza dei San-Ti e si capisce che il gioco, in realtà, è un sistema di reclutamento. La loro esistenza è conosciuta dai governi di tutto il mondo, che sono pronti ad affrontarli in una battaglia, ma ci sono anche dei terrestri, guidati da Ye, che collabora con gli alieni per sostenere l'invasione.
La spiegazione del finale
I protagonisti si trovano nel momento più complicato della loro storia, quello di comprendere come prepararsi all'invasione aliena che si verificherà tra 400 anni. Saul Durand, una delle menti più prolifiche di Oxford, viene scelto dall'Onu per essere tra coloro che dovranno pensare ad una via di salvezza per il mondo intero, ma senza mai renderla nota, perché l'unica cosa che gli alieni non sanno fare è leggere nel pensiero. Nel frattempo, Jin Cheng decide di lanciare nello spazio una capsula con il cervello del suo amico professore Will Downing, malato di cancro che ha donato il suo cervello affinché potessero ibernarlo e laanciarlo nello spazio, ma il piano non va a buon fine e la traiettoria della sonda viene deviata. A Thomas Wade, mentre è in volo, compare un alieno, la donna dei videogiochi, che gli dice che lui stesso fa parte del piano, mostrandogli la sua morte in anteprima. L'agente che lavora con Wade, addetto alla sicurezza di Saul, fa capire a quest'ultimo a Jin Cheng che pur essendo meno avanzati degli alieni, possono batterli e restare sulla terra proprio come gli insetti.
Il successo del romanzo di Liu Cixin in Cina e nel mondo
Liu Cixin ha in realtà scritto una trilogia, che ha avuto un grande successo non solo in Cina, ma anche al di fuori dei confini del Paese. La trilogia ha infatti vinto un premio assai prestigioso in ambito letterario, ovvero l'Hugo Awards, un premio per progetti di fantascienza e fantasy assegnato ogni anno durante il World Science Fiction Convention, il congresso mondiale degli appassionati di fantascienza. L'edizione americana del romanzo è del 2014, l'anno dopo anche Barack Obama l'aveva introdotto nella lista dei suoi consigli di lettura. La serie Netflix in Cina non verrà vista, perché la piattaforma è vietata, d'altronde i cinesi hanno già avuto la loro serie tv tratta dalla trilogia, che ha riscontrato un successo incredibile.
La rivoluzione culturale in Cina e il rischio della censura
I primi capitoli del romanzo sono ambientati durante il periodo della Rivoluzione Culturale cinese, un momento piuttosto controverso della storia del paese, durante il quale non sono mancati soprusi, violenze e imposizioni da parte dello Stato. Il primo libro, infatti, si apre con il pestaggio di un professore di fisica, da parte delle Guardie Rosse, perché si era rifiutato di sottostare a certi dettami politici, pagine che, come raccontato dall'autore Liu Cixin, sono state censurate dal suo editore, per poi essere reintrodotte nella versione internazionale del libro.
Le reazioni di Cina e USA dopo la diffusione della serie
Sebbene Netflix sia vietato in Cina, qualcuno è riuscito a reperire alcuni stralci della serie e non sono mancati i commenti, anche piuttosto sprezzanti da parte dei nazionalisti cinesi. Ci sono coloro che, infatti, sostengono che Hollywood abbia voluto dare una visione negativa della Cina, altri invece hanno sottolineato come Netflix abbia creato un prodotto troppo tendente al politically correct, scegliendo anche di ambientare la storia a Londra e non in Cina. A commentare il prodotto è intervenuto anche il David Benioff, il co-showrunner della serie insieme a Dan Weiss e Alexander Woo che ha raccontato a The Hollywood Reporter:
La storia dell'umanità ha la tendenza di ripersi in cicli: ci sono differenze molto significative tra l’epoca attuale e quella della Rivoluzione Culturale, ma allo stesso tempo ci sono anche diverse somiglianze. La nostra intenzione non è mai stata quella di fare questa serie per commentare ciò che accadde in passato ed esprimere un giudizio. Ma è interessante che questi parallelismi emergano in questo e che siano difficili da ignorare.