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Esterno Notte

“Esterno Notte”, il trailer della serie Tv sul rapimento Moro che sarà al cinema in due parti

Presentata al Festival di Cannes 2022, la serie Tv di Marco Bellocchio sul rapimento Moro arriverà nelle sale in due parti, la prima dal 18 maggio, la seconda dal 9 giugno 2022. Poi, in autunno, verrà trasmessa su Rai1.
A cura di Andrea Parrella
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Sarà presentata a Cannes nella sezione Première "Esterno Notte", l'opera di Marco Bellocchio che racconta in forma di serie Tv il rapimento di Aldo Moro. Si tratta di uno dei prodotti italiani più attesi sulla Croisette, che arriverà come film nelle sale in due parti, la prima dal 18 maggio, la seconda dal 9 giugno 2022, prima di essere trasmesso nell’originale formato di serie Tv in autunno, su Rai 1.

La serie, scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino e diretta dallo stesso Bellocchio, vede Fabrizio Gifuni vestire i panni dell'onorevole Aldo Moro, rapito e poi ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978. A completare il cast nomi come quelli di Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra.

Bellocchio aveva diretto "Buongiorno, Notte", film sull'omicidio Moro

Si tratta di un prodotto che estende, in un certo senso, la narrazione di un evento che Bellocchio aveva già raccontato nel 2003 con Buongiorno, Notte. Allora a interpretare Moro c'era l'attore Roberto Herlitzka. È appunto un suggestivo ritorno ad un tema già indagato, ma osservato attraverso una sfumatura interpretativa differente.

La sinossi del film

1978. L’Italia è dilaniata da una guerra civile. Da una parte le Brigate Rosse, la principale delle organizzazioni armate di estrema sinistra, e dall’altra lo Stato. Violenza di piazza, rapimenti, gambizzazioni, scontri a fuoco, attentati. Sta per insediarsi, per la prima volta in un paese occidentale un governo sostenuto dal Partito Comunista (PCI), in un’epocale alleanza con lo storico baluardo conservatore della Nazione, la Democrazia Cristiana (DC). Aldo Moro, il Presidente della DC, è il principale fautore di questo accordo, che segna un passo decisivo nel reciproco riconoscimento tra i due partiti più importanti d’Italia. Proprio nel giorno dell’insediamento del governo che con la sua abilità politica è riuscito a costruire, il 16 marzo 1978, sulla strada che lo porta in Parlamento, Aldo Moro viene rapito con un agguato che ne annienta l’intera scorta. È un attacco diretto al cuore dello Stato. La sua prigionia durerà cinquantacinque giorni, scanditi dalle lettere di Moro e dai comunicati dei brigatisti: cinquantacinque giorni di speranza, paura, trattative, fallimenti, buone intenzioni e cattive azioni. Cinquantacinque giorni al termine dei quali il suo cadavere verrà abbandonato in un’automobile nel pieno centro di Roma, esattamente a metà strada tra la sede della DC e quella del PCI.

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