Doc 2, Esposito svela perché Marco Sardoni non ci sarà: “Coinvolto all’inizio poi tutto è cambiato”
Raffaele Esposito era tra i protagonisti di Doc – Nelle tue mani, insieme a Luca Argentero, Matilde Gioli, Gianmarco Saurino e Pierpaolo Spollon. Nella serie record di ascolti, interpretava il primario Marco Sardoni, cattivissimo antagonista di Andrea Fanti. Nell'ultimo episodio veniva arrestato. A Fanpage.it, tuttavia, Raffaele Esposito aveva dichiarato che il suo personaggio sarebbe tornato anche in Doc 2. Cosa è andato storto? Come mai non compare nel cast? L'attore ce lo ha raccontato in un'intervista.
Lo scorso anno, in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, hai dichiarato che il personaggio di Marco Sardoni, il diabolico primario, sarebbe tornato in Doc 2. Poi cosa è successo?
Non ti ho mentito (ride, ndr). Poi, però, le cose cambiano velocemente. Gli autori hanno preferito battere altre strade, altri percorsi narrativi. Un progetto che fino a quel momento mi coinvolgeva, poi è diventato altro. Ma sono delle evoluzioni che nel mio lavoro sono abbastanza frequenti.
Quando hai saputo che non avresti fatto parte della seconda stagione?
La produzione me l'ha comunicato ad aprile del 2021. Poco prima che iniziassero le riprese. Da parte mia ero ben disposto a lavorare con la squadra, con gli attori, la troupe, i registi, la produzione, perché mi ero trovato benissimo. Però, devo dire che ero anche un po' spaventato.
Come mai?
Marco Sardoni aveva chiuso un ciclo finendo in galera. Era un personaggio negativo, che poi ha avuto un momento di crisi e che ha subito la punizione che meritava. Da artista, ero un po' spaventato per l'evoluzione del personaggio. Pensavo: "Magari mi faranno diventare buono" (ride, ndr). Capita, comunque, che gli sceneggiatori legittimamente vadano in un'altra direzione.
In quel lasso di tempo in cui pensavano di coinvolgerti, ti hanno svelato dei dettagli su come saresti tornato?
No, no non sapevo assolutamente nulla. Anche se ero curioso. Mi chiedevo: "Che cosa ne sarà di me?". Credimi, per me è stata una bellissima esperienza. Da una parte ho un po' di rammarico. Quel set mi ha dato tanto dal punto di vista professionale e umano, per cui mi sarebbe piaciuto tornare. Così non è stato e va benissimo. La vita va avanti e si fanno tante altre cose.
Personalmente, immaginavo che Sardoni tornasse come guest star in una puntata, magari in quella interamente dedicata al Covid.
Per quanto ne sapevo io, doveva essere una cosa più o meno simile. Un impegno più circoscritto rispetto a quello precedente. Mi dispiace tantissimo aver disatteso le aspettative di chi era interessato a capire come quel personaggio si sarebbe evoluto, però il nostro lavoro è fatto anche di questi stravolgimenti.
Non è detto, però, che Sardoni non torni in un'eventuale terza stagione, dopo aver saldato il suo debito con la giustizia.
Grey's Anatomy ci insegna che può accadere qualsiasi cosa (ride, ndr). Si vedrà, per ora ho tanti altri progetti davanti. Anche perché, uno non può fare il cattivo tutta la vita.
Stai avendo modo di assistere ai nuovi episodi di Doc 2?
Sì, ho visto le prime puntate e come al solito mi sembra abbiano fatto un ottimo lavoro. Faccio un grande in bocca al lupo ai miei colleghi. Sono molto contento di vedere i risultati straordinari che stanno facendo. Non è scontato. Io vengo dal teatro, ma facendo televisione ho imparato che al 22% si stappa lo champagne. Confermare il 30% di share, con picchi del 33%, significa che l'idea è buona, la squadra ha lavorato bene, l'attenzione e la fedeltà del pubblico sono ancora molto alte.
Da spettatore, come hai reagito quando hai saputo della morte di Lorenzo Lazzarini?
Lo sapevo già, perché continuo a sentire alcuni attori del cast di Doc, che mi hanno raccontato come è andata sul set. È stata una scelta molto forte. A chi la critica, da teatrante risponderei che è proprio delle rappresentazioni, delle opere di fiction, di teatro, raccontare la realtà. Mi sembra normale, che una serie ambientata in ospedale nei giorni nostri, parli anche di Covid. L'argomento mi pare sia stato trattato con grazia e delicatezza. Ho apprezzato anche il fatto che se ne sia parlato come un incubo ormai alle spalle.
Ho notato sotto ai tuoi post social, che in molti rimpiangono Marco Sardoni. Cosa vuoi dire a chi sente la mancanza tua e del personaggio che interpretavi?
Pensa la gente com'è cattiva (ride, ndr). Marco Sardoni è un cattivo stranamente amato. Posso dire che ci rivedremo su altre cose, spero di appassionarli come è stato con Sardoni. E poi li invito a continuare a seguire Doc, perché è un'eccellenza della nostra televisione ed è fatta da attori fantastici e persone meravigliose.
Al momento lavori molto a teatro.
Adesso sono al Piccolo di Milano con uno spettacolo per la regia di Massimo Popolizio. Andremo in scena la settimana prossima con un testo di Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo, che ha vinto il Premio Strega. In quello spettacolo faccio un personaggio positivo, forse l'unico eroe, che è Giacomo Matteotti.