Anna Sorokin, pagata da Netflix 320mila dollari per Inventing Anna, confessa come ha speso la cifra
Anna Sorokin, quella vera, racconta al New York Times le sue impressioni sulla serie tv Netflix a lei ispirata, Inventing Anna e spiega come ha speso la cifra che il colosso dello streaming le ha corrisposto per i diritti sul suo personaggio, interpretato nella serie da Julia Garner. "Quando la BBC mi chiese "Il crimine paga?", non potevo onestamente dire "no", nella mia situazione, perché sono stato pagata. Avrei semplicemente negato l'ovvio". Arrestata nel 2017, nel 2019 Anna Sorokin alias Delvey è stata condannata per 8 capi di imputazione a 12 anni di carcere. a febbraio 2021 è stata rilasciata, ma è stata arrestata sei settimane dopo dalle autorità dell'immigrazione, per aver lasciato scadere il suo visto.
Anna Sorokin è pentita delle sue scelte
Come riporta il New York Times, Anna Sorokin è stata pagata 320mila dollari da Netflix per i diritti sulla sua storia, diventata una dei prodotti di punta della stagione, per il colosso dello streaming. Intervistata da Emilia Palmer, giornalista del Times, la donna racconta di aver utilizzato parte della cifra riscossa per saldare parte dei suoi debiti. Parliamo di 198mila dollari. Quando al restante Anna sostiene di averli usati per coprire le spese legali a suo carico. Già intervistata nel 2019 da Palmer, Sorokin aveva detto di non essersi pentita affatto dei crimini commessi. "Mi sentivo un po' di dover provocare. Erano passati solo un paio di giorni dal mio verdetto di colpevolezza. Stavo ancora elaborando", spiega. Oggi ha un'altra visione delle cose: "Mi dispiace per come viene percepito il mio caso. E mi dispiace aver fatto ricorso a queste azioni che la gente pensa io stia glorificando ora. Mi dispiace per le scelte che ho fatto. Sicuramente il mondo non sarebbe un posto migliore se le persone cercassero solo di essere più simili a me".
Cosa pensa Anna Sorokin della serie Inventing Anna
Per quanto ispirato alla sua vera storia, la serie tv romanza in parte il personaggio, che non corrisponde totalmente a ciò che Anna sente di essere. "C'è sicuramente molto di più nella mia storia che vorrei condividere", spiega al Times. "Non sto cercando di incoraggiare le persone a commettere crimini, sto solo cercando di far luce su come sono riuscita a trarre il meglio dalla mia situazione, senza cerare di glorificarla", aggiunge a proposito dei progetti che ha in ballo oltre alla serie tv Netflix a lei ispirata. Tra questi c'è un documentario con la Bunim Murray Production a Los Angeles, un libro sul suo periodo trascorso in prigione e un podcast.