Adolescence, la serie più vista su Netflix: cosa c’è di vero nella storia e perché se ne sta parlando così tanto

"Riguarda un adolescente, ma le sue idee sono adulte", così sul New York Times viene definita la nuova serie evento di Netflix. Al primo posto più viste sulla nota piattaforma in Italia c’è Adolescence, una miniserie britannica di quattro episodi che ha ricevuto apprezzamenti in tutto il mondo. Il ritorno in termini di consensi riguarda in parte la storia che racconta, quella di un 13enne accusato di omicidio, e in parte il modo in cui è stata girata. Ogni episodio viene proposto in un unico piano sequenza, senza tagli e senza la reale esigenza di montaggio, il che rende il ritmo ancora più incessante e angosciante.
Trama e cast di Adolescence, la serie prodotta da Brad Pitt
Adolescence narra la storia di come il mondo di una famiglia finisca sottosopra quando il tredicenne Jamie Miller (Owen Cooper) è arrestato per l'omicidio di una ragazza adolescente che frequenta la sua scuola. Stephen Graham interpreta il padre di Jamie nonché "tutore legale", Eddie Miller. Ashley Walters interpreta l'ispettore Luke Bascombe, mentre Erin Doherty è Briony Ariston, la psicologa clinica assegnata al caso di Jamie.
La serie riunisce Stephen Graham e Philip Barantini, che in precedenza avevano collaborato al film candidato ai BAFTA e ai BIFA Boiling Point – Il disastro è servito, acclamato dalla critica per la sua regia in un unico piano sequenza. La serie è ideata e sceneggiata da Graham e dal pluripremiato Jack Thorne (Le nuotatrici, JOY – The Birth of IVF). La produzione esecutiva è affidata a Mark Herbert ed Emily Feller per Warp Films, Stephen Graham e Hannah Walters per Matriarch Productions, Jack Thorne per One Shoe Films, Philip Barantini per It’s All Made Up Productions e Brad Pitt, Jeremy Kleiner, Dede Gardner e Nina Wolarsky per Plan B Entertainment. Carina Sposato (Plan B Entertainment), Peter Balm e Niall Shamma (Warp Films) si occupano della coproduzione esecutiva, mentre la produzione è di Jo Johnson.
Adolescence è basato su una storia vera?
La domanda che viene da porsi dopo la visione di Adolescence è se sia basato su una storia vera. La risposta è no, o almeno non del tutto. Il regista Philip Barantini ha spiegato che la cruda e demoralizzante ispirazione è derivata dall’escalation dei crimini di genere nel Regno Unito messi in atto da adolescenti. Quindi non c'è una sola storia vera alla basa, ma numerose storie di giovanissimi alle prese con sessismo, bullismo, "manosfera" (neologismo utilizzato per identificare forum e comunità online che promuovono la misoginia e la supremazia maschile) e sottocultura “Incel” (gruppi di uomini che affermano la supremazia maschile e accusano il femminismo e le donne di averli privati di un loro presunto diritto ad avere rapporti sessuali). La deviazione dell'adolescenza e i rischi nell'approccio a queste realtà senza regole conducono a riflessioni profonde sulla contemporaneità e sulle possibilità di mediazioni genitoriali.

Lo sceneggiatore e protagonista Stephen Graham ha spiegato: "Venni a conoscenza di un ragazzo che aveva pugnalato una ragazza. Mi aveva scioccato. Ho iniziato a pensare a cosa stesse accadendo alla società, cosa fosse accaduto a un ragazzo che aveva deciso di pugnalare a morte una ragazza. E poi questi crimini hanno continuato a susseguirsi ancora e ancora. Volevo davvero far luce su questo tema e porre la questione della frequenza con cui si ripropone alla nostra attenzione".