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“Via dei Matti Numero 0” è una perla rara, la Rai tuteli questa specie protetta

Il programma di Bollani e Cenni illumina Rai3 per una sera. Qualcosa di eccezionale e raro che Rai è chiamata a preservare e ottimizzare per una migliore distribuzione sulle piattaforme. Non è solo Tv retrò, ma un prodotto futuribile e con grandi margini.
A cura di Andrea Parrella
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Perla rara dei palinsesti Rai, in una sola prima serata Via dei Matti Numero 0 ha ribadito la sua essenzialità nei palinsesti del servizio pubblico. Il programma di Rai3 condotto da Stefano Bollani e Valentina Cenni (qui l'intervista a Fanpage.it) è tornato per una prima serata speciale dopo aver brillato nel 2021 nella collocazione dell'access, poco prima di cena, con un formato di venti minuti circa.

La prima serata non ha mortificato il concept, concedendo semmai maggior spazio di manovra alla coppia regalando vere e proprie perle di musica e divulgazione. Dalla presenza di Nicola Piovani, che ha suonato con Bollani una musica scritta anni fa per un film dei fratelli Taviani, passando per le incursioni di Luca Marinelli e Dario Brunori e le escursioni di Bollani e Cenni nella storia delle musiche del cinema, è parsa subito chiara la preziosità di un contenuto che riesce a conciliare la diffusione di nozioni musicali e culturali al clima di leggerezza creato da Bollani e Cenni.

"Via dei Matti numero 0" tornerà in onda in autunno nel suo formato originale, ma la versione "Picture Show" del programma (scritto da Bollani e Cenni con Fosco d’Amelio, Rossella Rizzi, Federico Baccomo, Duccio Battistrada e Lorenzo Scoles) è stata utile per comprendere che la televisione ha un futuro se punta su questi volti, se è capace di imporsi come fonte di un sapere che sarebbe difficile trovare altrove, valorizzando il talento artistico e divulgativo di una coppia come quella formata da Bollani e Cenni.

Non mancano gli accorgimenti da apportare, per esempio quello del pubblico. Una seppur ristretta presenza di spettatori in studio potrebbe essere cruciale per restituire definitivamente il senso di una casa aperta a tutti che si fa classe, club, che diventa un evento esclusivo e quindi un contenuto esclusivo. Gli stessi sketch di Lillo nella puntata del 5 giugno, ne avrebbero giovato con la presenza del pubblico in studio e la conseguente capacità di interazione.

Inoltre Via dei Matti Numero 0 potrebbe essere ottimizzato attraverso una struttura di schema a blocchi, prestandosi a una distribuzione per frammenti che si rivelerebbe molto più consona ai tempi che corrono. In questo senso sarà fondamentale una sinergia con RaiPlay, affinché il programma si presti a una fruizione più adeguata su piattaforma. "La nostra idea di televisione è retrò", aveva detto Bollani, ma questo Via dei Matti Numero 0 è un prodotto futuribile, con grandi margini, che in Tv potrebbe rappresentare il futuro (se la Tv decide di investirci).

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare ciò che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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