Veronica Pivetti: “La società costringe ogni giorno le donne a dimostrare di non essere sceme o inferiori”

È in scena a teatro in questi mesi con lo spettacolo L'inferiorità mentale della donna, Veronica Pivetti. Un titolo evocativo che restituisce il senso dell'operazione, fare un'affermazione per dimostrare esattamente il contrario. Veronica Pivetti ne ha parlato anche in televisione, ospite di Geppi Cucciari a Splendida Cornice, parlando proprio dei punti cardine del suo spettacolo e partendo da un assunto, ovvero ciò che l'ha spinta a lavorare su questo testo, andando a ritroso nella storia per capire in che modo la disparità tra i sessi ha preso forma, anche dal punto di vista culturale, in società.
Le parole di Veronica Pivetti a Splendida Cornice
"Ti è mai capitato di sentirti inferiore?", ha chiesto Geppi Cucciari a Veronica Pivetti, ospite del programma in onda su Rai3 tutti i giovedì in prima serata. La risposta di Pivetti non si è fatta attendere: "Guarda Geppi che capita tutti i giorni di trovarsi davanti a un atteggiamento della società che ci costringa a dimostrare che non siamo inferiori, sceme e incapaci". Quindi l'attrice ha precisato: "Scusate, non è un comizio, ma un concetto, la fatica delle donne è tanta, per questo ho voluto fare questo spettacolo".
Pivetti quindi ha sottolineato che la disparità ha radici ben lontane: "Volevo dire che tutta ‘sta roba contro la quale lottiamo adesso viene da lontano, Voltaire stesso ha detto che le donne non sono state nemmeno in grado di inventare il tulle: ma che cazzo vuol dire? È una bella battaglia e la combatto da sempre, così come la combatti tu a modo tuo".
Lo spettacolo "L'inferiorità mentale della donna"
Quello di Veronica Pivetti è uno spettacolo che ha i caratteri di un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole. L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente deficienti può suggerirci qualcosa? Il nostro spettacolo nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso.