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Vera Gemma sfida Matteo Salvini a La Zanzara: “Mi faccio un cannone contro le sue leggi assurde”

La provocazione incendiaria di Vera Gemma contro le nuove norme del codice della strada volute da Matteo Salvini: “In onore delle sue leggi assurde mi farei un cannone”.
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Un momento di protesta che sicuramente farà scalpore. È successo tutto negli studi milanesi di Radio24 durante la puntata del 26 novembre de La Zanzara. Vera Gemma si è accesa una canna in protesta diretta con il ministro Matteo Salvini e con il nuovo codice della strada, severissimo con i consumatori di cannabis. Il nuovo testo, infatti, prevede di accertare la positività al Thc con test salivari, che risultano positivi anche a tre giorni di distanza dal consumo. "Mi accendo questo cannone", ha detto Vera Gemma, "in onore di Salvini e delle sue leggi".

Che cosa è successo a La Zanzara

La provocazione incendiaria di Vera Gemma contro le nuove norme del codice della strada volute da Matteo Salvini. Tra battute e dichiarazioni controverse, l’attrice ha rivendicato il diritto di consumare cannabis senza temere ripercussioni il giorno successivo, criticando duramente le disposizioni che prevedono il ritiro della patente anche in assenza di alterazioni alla guida.

Chiunque merita di farsi una canna il giorno prima e poi andare a fare una passeggiata in auto. La cannabis è legale in tantissimi paesi, sia per uso curativo che ludico. A proposito di questo, in onore di Salvini e delle sue leggi io mi farei un cannone.

A quel punto, Giuseppe Cruciani invita Vera Gemma a spegnere la canna: "Ma è uno studio, suona l'allarme! Spegni sta cosa! Ma dove l'hai comprata?". La replica: "Ma sono affari miei". Cruciani non molla: "Da uno spacciatore?". 

Me l'hanno portata in albergo, l'ho fatto apposta per contestare contro questa legge assurda. Dobbiamo essere liberi di farci una canna il giorno prima e non avere paura di essere controllati il giorno dopo.

Il nuovo codice della strada: quando entra in vigore

Il nuovo codice della strada, approvato dal Parlamento il 20 novembre, introduce misure più severe che rischiano di penalizzare ingiustamente chi consuma cannabis. Oltre a norme più rigide per monopattini e sanzioni maggiorate, una delle novità più controverse consente il ritiro della patente per chi ha assunto droghe illegali, come il Thc della marijuana, anche se al momento della guida è perfettamente lucido e sobrio. Basta un test positivo – senza la necessità di provare uno stato di alterazione – per sospendere la patente fino a tre anni, alimentando preoccupazioni per le implicazioni di questa norma. Il nuovo codice della strada dovrebbe entrare in vigore a metà dicembre.

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