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Vera Gemma: “Nei miei confronti un odio inspiegabile e commenti feroci sul mio aspetto”

Vera Gemma si racconta a Verissimo parlando della vittoria alla Mostra del Cinema di Venezia, vista come riscatto del suo talento, ma anche delle sofferenze che ha dovuto affrontare nella sua vita.
A cura di Ilaria Costabile
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Vera Gemma è stata una delle protagoniste della puntata di sabato 8 ottobre di Verissimo, in cui ha raccontato a Silvia Toffanin i suoi trascorsi, non sempre facili, per arrivare ad affermare il suo talento, reduce dalla recente vittoria del Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia, come migliore attrice nella sezione Orizzonti, nel film a lei dedicato "Vera".

Il premio come riscatto

Una vittoria inaspettata, ma emozionante quella che ha visto Vera Gemma protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia, grazie ad un film che parla della sua storia, della sua vita e che è diventato una chance per affermare il suo talento, dopo anni in cui le velleità da attrice erano state sostituite da altro:

È stato un momento incredibile quello in cui ho vinto, improvvisamente tutto nella mia vita ha trovato un senso, le gioie, i dolori, come se mi fossi detta allora valeva la pena. Io avevo rinunciato a fare l'attrice non era più la mia grande ambizione, poi ho conosciuto questi due registi che hanno scritto questo film per me, allora ho pensato che avrei dovuto impegnarmi tantissimo che avrei dovuto dare il massimo, che sarebbe stata l'ultima opportunità che avevo per dimostrare il mio talento. Non mi sono risparmiata e mi è stato riconosciuto.

Le critiche feroci all'aspetto fisico

Un punto su cui, però, ha dovuto lottare molto è stato quello relativo alle critiche che nel tempo le sono arrivate da parte del pubblico che metteva in atto un paragone con il padre, Giuliano Gemma. Una ferocia incentrata soprattutto sull'aspetto fisico e le mancate somiglianze:

Per quanto riguarda il rapporto tra me e mio padre no, era il crudele e continuo paragone e giudizio della gente che ad un certo punto ha iniziato a farmi male, perché c'era sempre questa cosa "il padre è bellissimo, lei non è bella come il padre", come se si potesse decidere poi come nascere, ammesso che io non fossi stata bella come mio padre è colpa mia? Questa è stata sempre la critica più crudele che ho ricevuto. Da piccola mi dicevano, ah sei la figlia di Giuliano Gemma? non gli somigli per niente.

Non è, però, un aspetto che riguarda il passato, ma è un qualcosa con cui si è dovuta rapportare ancora adesso, che i commenti e le cattiverie gratuite arrivano anche sui social:

C'è ancora un accanimento feroce su di me contro il mio aspetto fisico, su internet, sui social, fai schifo, minacce di morte, sei brutta, sei rifatta, un continuo, è molto pesante da sostenere e lo è stato ancora di più in adolescenza ovviamente. intanto perché io non mi riconosco in queste critiche feroci, perché mi piaccio molto, mi vedo bella. Mi stupisco quando mi dicono sei brutta.

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