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Valeria Bruni Tedeschi a Belve: “Mia sorella Carla è la mia vita, shock scoprire che avevamo padri diversi”

Ospite a Belve nella puntata di martedì 10 dicembre, Valeria Bruni Tedeschi parla a Francesca Fagnani della sua carriera, della sua famiglia e del rapporto che ha con sua sorella Carla Bruni: “Ho saputo per prima io che avevamo padri diversi”.
A cura di Eleonora di Nonno
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Valeria Bruni Tedeschi è ospite della puntata di Belve in onda martedì 10 dicembre su Rai2. A Francesca Fagnani parla del suo passato, della sua carriera, della sua famiglia e del rapporto che ha con sua sorella Carla Bruni e con la superstizione.

Valeria Bruni Tedeschi: "Sono estremamente superstiziosa"

Francesca Fagnani accoglie Valeria Bruni Tedeschi informandola di aver parlato di lei con la sorella Carla Bruni: "Mi ha detto che fa la formica, ma in realtà è una belva". La regista ammette di essere ipocrita: "Ho dei momenti di ipocrisia in cui metto una maschera ma mi vergogno di questo". È molto superstiziosa, racconta: "Ho un problema con i numeri, non mi piace l'1, il 2, l'11… Se cerco una casa è che mi dicono che è al civico con il numero 2 non la prendo". Tra le risate, poi, continua: "Ho difficoltà a capire che piede mettere prima quando cammino, di solito il destro. Non vale, però, nelle situazioni di emergenza". Dopo anni di terapia, poi, ammette di aver superato il problema con il verde: "Ora mi posso vestire con questo colore".

Valeria Bruni Tedeschi: "Mi dicevano che dovevo rispettare certi canoni"

"Mi sono resa conto che non funzionavo come attrice. Ho parlato con me stessa, chiedendomi scusa. Mi posizionavo su due sgabelli diversi per parlare a me stessa sia come regista, che come attrice" rivela a Fagnani. A proposito dell'agente che criticò il suo sorriso, ricorda: "A quell'epoca lì una ragazza doveva avere certi canoni. La mia bocca non andava bene, non mi piace ma è il mio strumento".

Valeria Bruni Tedeschi: "Sapere che mia sorella aveva un padre diverso fu uno shock"

Sul rapporto con la sua famiglia, rivela:

Ho saputo a trent'anni che mia sorella non era figlia di mio padre. Non è che si vedevano gli amanti arrivare, sembrava che tutto fosse normale. Per me è stato uno shock. L'ho saputo prima io di lei. Prima di parlare di questo segreto c'è voluto tempo. Mia sorella è la mia vita, questo segreto mi ha condizionato.

Sugli abusi subiti quando era molto piccola, ricorda: "Era un'epoca in cui non venivano presi sul serio i bambini. Avevo sette anni. Il mio primo #metoo è stato con una mia amica, era successo ad entrambe con lo stesso uomo". Valeria Bruni Tedeschi torna sulla questione dei film ispirati alla sua famiglia, criticati dalla sorella:

Ho ferito alcune persone facendo i miei film e mi dispiace profondamente, mio fratello non c'è più.  Per fare il mio lavoro ho bisogno della realtà e di poter farne ciò che voglio. Non parlavo di loro ma immaginavo che si sarebbero potuti riconoscere ma nonostante questo l'ho fatto per il bisogno di una scena. Non c'è soluzione ma non ero disposta a perdere un rapporto con mia sorella per un film.

Valeria Bruni Tedeschi: "Ho assistito alla deriva del #metoo"

Valeria Bruni Tedeschi parla a Francesca Fagnani delle accuse al compagno Sofiane Bennacer: "Sono stata protagonista di una deriva del #metoo. Ho assistito a un linciaggio mediatico. H0 visto quando è stato messo in copertina con il sangue sulle mani". Racconta, poi, che da giovane ha fatto uso di droghe: "Ho fumato, ho provato cocaina, eroina, mdma. Avevo un mio fidanzato che era eroinomane e che è morto di eroina. Lì ho capito".

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