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Urbano Cairo su Giorgia Meloni: “La7 è una tv libera, facciamo domande e critichiamo se è il caso”

La replica alle parole di Giorgia Meloni: “Sono editore di La7 da 11 anni e ho sempre lasciato massima libertà ai miei giornalisti e ai miei conduttori. Non abbiamo pregiudizi perché la nostra è una televisione che fa le domande e fa critica quando è il caso di farla”.
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"La7 non ha pregiudizi". Urbano Cairo risponde alla domanda di Carmelo Caruso del Foglio sulle parole del Presidente Giorgia Meloni nei giorni di campagna elettorale per le europee: "Sono editore di La7 da 11 anni. Da allora a oggi, c'è stato un certo ricambio – dalla Meloni ai Cinquestelle con Salvini e poi col Pd, prima ancora Renzi, poi Gentiloni – e dico: siccome si lamentano tutti, vuol dire che noi non abbiamo nessun tipo di pregiudizio perché la nostra è una televisione che fa le domande e fa critica quando è il caso di farla".

Le parole di Urbano Cairo

Le parole di Urbano Cairo sul messaggio di Giorgia Meloni ai telespettatori di La7:

Sono editore di La7 da 11 anni. In questi 11 anni ho lasciato massima libertà ai miei giornalisti e ai miei conduttori e ho avuto lamentele da parte di tutti i governi. Tutti quelli che hanno governato dal 2013 a oggi si sono lamentati, in privato, in pubblico, eccetera. Da allora a oggi, c'è stato un certo ricambio – dalla Meloni ai Cinquestelle con Salvini e poi col Pd, prima ancora Renzi, poi Gentiloni – e dico: siccome si lamentano tutti, vuol dire che noi non abbiamo nessun tipo di pregiudizio perché la nostra è una televisione che fa le domande e fa critica quando è il caso di farla. Ospitiamo tutti i colori, tutti quelli che vogliono venire a La7. La nostra è una televisione libera.

Cosa aveva detto Giorgia Meloni

In un video su Instagram, il Presidente Giorgia Meloni si era rivolto direttamente ai telespettatori di La7: “Cari telespettatori de La7, è da un po’ che non ci si vede. Spero di trovarvi rincuorati per lo scampato pericolo della deriva autoritaria, del collasso dell’economia, dell’isolamento dell’Italia a livello internazionale. Mentre molti discutevano di questi fantasmi noi lavoravamo senza sosta, per migliorare le condizioni dell’Italia”.

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