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Uomini e Donne, Tina Cipollari e la ricotta: una ricetta che vale 3 milioni di telespettatori

Il siparietto tra Cipollari ed Elio Servo dell’11 maggio vale a Maria De Filippi il pieno di ascolti. Una tipica scena da meme che spiega il successo inesauribile di questo contenitore unico nel suo genere.
A cura di Andrea Parrella
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Quel serbatoio inesauribile di personaggi e storie che è Uomini e Donne dà i suoi frutti e Canale 5 si lecca i baffi. Il contenitore quotidiano del pomeriggio, ideato e condotto da Maria De Filippi, continua a riscuotere un enorme successo di pubblico e nella puntata dell'11 maggio, quando lo scontro tra Elio Servo e Tina Cipollariè giunto al suo culmine, ha abbattuto il muro dei 3 milioni di telespettatori, con una media del 27.9% di share. Non è la prima volta che lo show raggiunge risultati simili, ma vale la pena provarsi a interrogare della crescita dell'ultima settimana.

Nelle ultime stagioni Uomini e Donne a ha trovato nell'antitesi tra Tina Cipollari e Gemma Galgani un meccanismo narrativo perfetto, con picchi inevitabili di eccesso e momenti che hanno arricchito gli archivi meme degli appassionati. Dualismo da cui si sono diramate sottotrame, come quella che riguarda ciò che sta accadendo in questi giorni tra Servo e Cipollari, un'escalation continua la cui evoluzione rende lecita e normale anche la pagina scritta l'11 maggio, con la scena di Cipollari che si bulla di Servo mangiando davanti a lui ricotta e prodotti ai quali è allergico e Servo che risponde in malo modo. Chi guarda un video di pochi secondi scorrendo la timeline di un social pensa a uno zoo televisivo, chi invece segue il programma integralmente inserisce quel frammento in un naturale progresso delle vicende.

Il risultato di tutto questo sono numeri bulgari, utili a certificare il seguito quotidiano e apparentemente inesauribile di un programma unico nel suo genere, certamente divisivo, che dimostra di non avere bisogno di elementi esterni per costruire le sue storie e coltivare un suo pubblico. È proprio questo elemento di autosufficienza a distinguere Uomini e Donne da tutto quello che vediamo quotidianamente in televisione. Il dualismo tra Servo e Cipollari ne è l'ennesima, chiara dimostrazione, rappresentando in modo plastico le caratteristiche di un contenitore televisivo nel quale prende vita un micromondo, fatto di personaggi e dinamiche che trovano senso di esistere solo in quel perimetro. Il pubblico stesso non sembra aspettarsi altro perché, al netto degli eccessi, chiunque si trovi a Uomini e Donne non si separa mai da se stesso/a, né sembra aspirare a un successo fuori da quell'ambito e vedere nel programma un trampolino di lancio. Cosa probabilmente non vera, ma quel che conta è l'impressione.

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare ciò che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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