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Torna Propaganda Live, Diego Bianchi si ispira ad Oppenheimer per il lancio della nuova stagione

A partire dal 15 settembre riparte la stagione del programma di La7 con Diego Bianchi. Squadra riconfermata per uno dei programmi più identitari della rete diretta da Andrea Salerno.
A cura di Andrea Parrella
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Torna venerdì 15 settembre in prime time su La7 Propaganda Live, il programma di Diego Bianchi, Makkox e tutta la sua banda. Il primo appuntamento di questa settima edizione sarà all'insegna della tradizione, con la presenza dei volti storici del programma e i vari ospiti della puntata.

Una stagione lanciata con un promo che si lega ad un argomento molto in voga nelle ultime settimane, il film ispirato alla storia di Oppenheimer, considerato il padre della Bomba Atomica. Nel promo in circolazione in queste ore su La7, attraverso l'utilizzo di effetti visivi, Diego Bianchi diventa celebre fisico che guidò il team di scienziati che fabbricarono la Bomba Atomica, mentre a Makkox è riservato il ruolo dello scienziato Albert Einstein.

Per la prima puntata Diego Bianchi darà come sempre spazio al racconto della settimana politica, legandosi ai principali temi dell'attualità. In studio con Bianchi e Makkox ci saranno gli ospiti fissi Francesca Schianchi, Filippo Ceccarelli, Constanze Reuscher, Paolo Celata. Tra i presenti, in collegamento, il regista e attore Marco Paolini. Tra gli ospiti torna anche la scrittrice Chiara Valerio, mentre non mancheranno i monologhi di Andrea Pennacchi e Valerio Aprea.

Al centro del racconto della prima puntata della stagione di Propaganda Live ci sarà il consueto reportage di Diego Bianchi, che inaugurerà la nuova stagione con il tema dell'immigrazione, sempre attualissimo a fronte dei numerosi sbarchi delle ultime settimane e di un argomento che torna ad essere urgente. Diego Bianchi porterà il pubblico in un viaggio di 3000 km dal texas al Messico, Il confine è segnato dal Rio Grande, lì il governatore repubblicano Abbot ha lanciato un'operazione per fermare l’immigrazione “illegale” militarizzando tutta la sponda del fiume, con un'ultima barbarica invenzione di una barriera di Boe di 300 metri. Diego Bianchi si trovava lì, ha documentato e intervistato.

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