Teo Mammucari celebra i 25 anni di Libero e spiega perché Flavia Vento fu messa sotto la scrivania: “È stato un errore”
"In venticinque anni mi avranno chiesto cento volte di rifarlo. Ma certe trasmissioni non vanno toccate, un po' come Quelli della notte". Parola di Teo Mammucari. In una lunga intervista con Massimo Falcioni, pubblicata su Vision, l'area spettacolo di Today, il conduttore rivela i retroscena di uno dei programmi più innovativi della seconda serata della televisione italiana. Bellissimo il ragionamento sul pubblico, sul fatto che tante volte gli è stato chiesto un ritorno, un revival di quel progetto: "Gli spettatori spesso non capiscono che il loro ricordo è legato a quando erano giovani. In realtà pure loro nel frattempo sono cambiati, non solo la televisione".
Il racconto di Teo Mammucari
Il ritorno di Libero nel 2025 sarebbe impossibile: "Sarebbe criticato da morire. È mutata la televisione e, di conseguenza, la società". Il conduttore ricorda l'incontro decisivo con l'autore Giovanni Benincasa e la storica telefonata di Carlo Freccero dopo aver visto il pilota: "Sono schiavo della tua potenza", furono le parole del direttore di Rai 2 che diede il via libera immediato a dieci puntate. Il programma, però, fu prima presentato a Mediaset, che rifiutò:
Presentammo il progetto prima a Mediaset, che però declinò. Ma poco dopo mi accorsi che lo spunto degli scherzi al telefono lo avevano sfruttato all’interno di Scherzi a Parte. Ci rimasi male e chiamai Benincasa. ‘Stai tranquillo, non ti preoccupare, non è una cosa che può essere copiata’, mi rispose. Quindi si recò dall’allora direttore di Rai 2 Carlo Freccero e gli consegnò il vhs. Giovanni mi rivelò che lo guardò non aprendo bocca per dieci lunghi minuti, nel corso dei quali non accennò nemmeno una risata. Alla fine mi chiamò. Ricordo che stavo dormendo, risposi tutto assonnato e mi pronunciò una frase che non avrei mai dimenticato: ‘Salve, sono Freccero. Sono schiavo della tua potenza’. Ordinò l’immediata realizzazione di dieci puntate. Pensavo ad uno scherzo. […] Dopo una-due puntate mi fecero notare il botto d’ascolti, ma io non sapevo nemmeno cosa fosse lo share. Non avevo coscienza di quello che stava accadendo. Libero è stata una magia creata da Benincasa. Da lì è nata l’accoppiata. Ci capivamo al volo, fu tutto bellissimo.
Perché Flavia Vento fu messa sotto la scrivania
Una delle critiche maggiori riservate al programma riguardano la presenza di Flavia Vento all'interno del programma, posta sotto la scrivania. Una trovata geniale che causò polemiche e che realizzarono per far fronte a un errore della scenografia:
Sbagliarono le dimensioni del tavolo in plexiglass e Giovanni si incazzò moltissimo, perché la sua intenzione originaria era quella di collocarci dentro vecchi telefoni, tastiere e fili. Ma purtroppo il cilindro era troppo grande. A quel punto proponemmo a Flavia di andare là sotto. Accettando mise riparo ad un errore dello scenografo. […] Ora una roba così sarebbe assurda. Ma ti ricordo che dopo la prima edizione rifiutai di fare subito la seconda e al mio posto arrivò la Cortellesi che mise sei uomini con le teste che sbucavano dalla sabbia. Questa cosa non fece scalpore.
Il futuro di Teo Mammucari potrebbe riguardare ancora una volta il sodalizio con Giovanni Benincasa: "Il desiderio di rimettere in piedi una trasmissione insieme. Nel cassetto l'idea c'è già e abbiamo il titolo dello show: Kikka".