Temptation Island è tornato e sembrava non averci mai lasciato. Un anno sabbatico e la prima puntata del programma prodotto dalla Fascino di maria De Filippi è ripartito da una raffica di meme che hanno dato immediata misura di un prodotto che non ha perso la sua identità, nonostante una pausa di una stagione che ad oggi appare ancora inspiegabile.
I lunedì estivi di Canale 5 tornano ad ospitare il vero fenomeno televisivo degli ultimi anni, uno show che per peculiarità e caratteristiche è diventato uno dei titoli più identitari della rete, affiancando (e forse superando) Uomini e Donne e C'è Posta per Te in una virtuale graduatoria dei contenitori che meglio rispecchiano il carattere del canale principale di Mediaset.
D'altronde Temptation Island non aveva nulla da dimostrare e già da tempo aveva attraversato il suo percorso di bonifica. L'effetto cultizzazionedi tutto ciò che è incluso nella definizione di trash si era unito in un abbraccio fatale alle speculazioni intellettuali sul programma, combinazione che ha consentito alla trasmissione di issarsi a stimolatore di dibattiti sull'argomento amoroso ed essere presa ad esempio per spiegarci meglio di ogni altra cosa lo stato dell'arte dei rapporti di coppia. Il cast di Temptation Island in Italia è un caso unico perché solo qui ha assunto una declinazione così netta, frutto di un sapiente assemblaggio di stereotipi e luoghi comuni sui legami sentimentali, capaci di muovere lo spettatore in un perimetro emozionale che oscilla tra l'indignazione, la sorpresa, la derisione e la compassione.
Il programma torna dopo un anno di pausa e a queste caratteristiche si aggiunge la connotazione di evento, atteso da gruppi d'ascolto e rimpatriate tra amici che pochi programmi televisivi sono capaci di stimolare, al punto tale che su queste frequenza anni fa, con un pizzico di esagerazione, avevamo osato definire Temptation Island come il Sanremo dell'estate. Definizione che, ad oggi, ci sentiamo di confermare.