“Sulla tua testa c’è una taglia”, il trapper Paname condannato per le minacce a Vittorio Brumotti
"Sulla tua testa c'è una taglia, sei più infame degli sbirri, anche se odio pure loro". Queste le frasi cantante da Amin Bajtit, in arte ‘Paname', trapper di 28 anni di origine magrebina ma residente a Lugo, provincia di Ravenna, condannato per diffamazione aggravata nei confronti di Vittorio Brumotti. È una condanna a sei mesi in continuazione con una precedente condannata rimediata presso il Tribunale di Foggia per la stessa vicenda. Il trapper girò un video a San Severo, luogo nel quale Brumotti fu aggredito e quindi non scelto a caso. Il biker assicura che avrebbe ritirato la querela in cambio delle scuse, ma il trapper non si è mai presentato.
Il videoclip "Brumotti Style"
La diffamazione si è prodotta con la pubblicazione del videoclip dal titolo "Brumotti Freestyle" girato a San Severo di Foggia in relazione a un servizio mandato in onda da Striscia il 5 ottobre 2021 nel quale Brumotti era stato malmenato mentre documentava degrado e spaccio nelle periferie urbane. Quel videoclip aveva fatto un pieno di clic innescando una campagna d'odio contro Vittorio Brumotti.
Brumotti: "Ritiro la querela se mi chiede scusa, ma non si è neanche presentato"
Nel procedimento giudiziario precedente, con sentenza del Tribunale di Foggia, Paname aveva già patteggiato un anno e quattro mesi per vilipendio, istigazione a delinquere e tentata violenza privata. Se fosse andato a processo avrebbe rischiato fino a 9 anni di carcere. In Tribunale a Ravenna, Brumotti, sentito a metà giugno scorso, aveva assicurato che avrebbe pure ritirato la querela "se quel ragazzo mi avesse chiesto subito scusa". Lo avrebbe fatto anche se l'altro le scuse gliele avesse presentate in udienza: "Io sono venuto da Milano a Ravenna per un processo in cui neppure gli chiedo i danni. Lui avrebbe potuto fare lo stesso da Lugo, che è qui vicino: invece non lo vedo".