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Simone Cristicchi parla della malattia di sua madre: “Colpita da una dura emorragia cerebrale”

Simone Cristicchi si racconta dopo l’esperienza al Festival di Sanremo, raccontando la sua canzone ispirata dal rapporto con sua madre dopo la malattia: “Fu un fulmine a ciel sereno come accade a tante famiglie”.
A cura di Andrea Parrella
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Simone Cristicchi è stato uno dei protagonisti dell'ultimo Festival di Sanremo. L'artista, che ha portato in gara la canzone Quando sarai piccola, è stato l'outsider dell'ultima edizione del Festival, posizionandosi al quinto posto in classifica e riuscendo a scalare molte posizioni nel corso della settimana sanremese, grazie all'importante consenso verso la sua canzone.

L'intervista di Simone Cristicchi a Domenica In

Un pezzo che parla di figli e del rapporto con un genitore che si ammala improvvisamente, come Cristicchi aveva spiegato nei giorni scorsi e come ha chiarito a Domenica In, ospite di Mara Venier: "Ho scritto questa canzone cinque anni fa, poi l'ho tenuta in un cassetto perché meritava un palcoscenico importante". D'altronde proprio nei giorni del Festival, Cristicchi aveva spiegato di aver presentato questa canzone per il Sanremo 2020 condotto da Amadeus, ma anche la canzone era stata scartata per le ragioni che qui su Fanpage avevamo chiarito.

Cristicchi e la malattia di sua madre

Cristicchi, nel corso dell'intervista con Mara Venier, è anche entrato nel dettaglio della malattia che ha colpito la madre. "Non si parla di Alzheimer, voglio chiarirlo, perché a lui è capitata un'altra cosa, qualcosa che era successo a tua madre quando aveva poco più di 60 anni ed è un miracolo che poi ce l'abbia fatta", ha detto Venier. Quindi Cristicchi: "Ha dimostrato grande forza interiore e oggi, con tutto quello che le è accaduto, nonostante abbia il sacrosanto diritto di maledire la vita, lei riesce comunque a sorridere". Il cantante ha aggiunto: "Lei è stata colpita da un'emorragia cerebrale molto dura. Un fulmine a ciel sereno come accade a tante famiglie. Quando accade una cosa del genere non sei preparato, è difficile da accettare. Quello che abbiamo potuto fare io e i miei fratelli, è stato aiutarla verso un percorso di rinascita. Non si è ripresa, ma tutt'ora è con noi".

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