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Simona Ventura e la ferita di Giovanni Terzi: “Finire in carcere da innocente sgretola le famiglie”

Ospiti di Domenica In, Simona Ventura e Giovanni Terzi hanno raccontato la loro storia d’amore e la complicità con la quale si sono trovati in momenti difficili. In particolare Ventura ha parlato della ferita che non abbandona suo marito, che a 29 anni finì in carcere per tre mesi: “Temevo di deludere mio padre”.
A cura di Andrea Parrella
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Simona Ventura e Giovanni Terzi hanno consacrato il loro amore quest'estate, raccontando le nozze a Domenica In. La conduttrice e lo scrittore hanno ripercorso il loro rapporto dal primo incontro, che ha stravolto le prospettive di entrambi, portandoli alle nozze della scorsa estate.

Simona Ventura: "Prima di incontrare Giovanni non pensavo di conoscere altre persone"

Ventura ha spiegato che la conoscenza con Terzi è arrivata in un momento in cui pensava a tutt'altro per la sua vita, dopo anni difficili dal punto di vista sentimentale e professionale: "Finalmente volevo recuperare posizioni sul lavoro un po' perse, volevo riavvicinare i miei figli a me, altre priorità. Stavo lavorando a Mediaset, avevo fatto Amici, stavo iniziando Temptation Island con Maria De Filippi e quindi pensavo non fosse il caso. Poi ho conosciuto lui e dal primo momento ho sentito qualcosa Dopo sei anni ci siamo sposati". 

Giovanni Terzi e l'esperienza del carcere

Ad unire Terzi e Ventura è stata anche la complicità, la comprensione reciproca, per due persone che avevano vissuto momenti complessi. Terzi in particolare che, come raccontato in più occasioni, è stato travolto a 29 anni da una vicenda giudiziaria complessa, per la quale è stato in carcere diversi mesi. Esperienza che lo ha segnato profondamente, nonostante la giustizia lo abbia poi dichiarato innocente rispetto ai fatti. Terzi ha parlato di quanto abbia pesato il timore della reputazione compromessa e della delusione procurata ai suoi genitori, in particolare a suo padre. Proprio Ventura ha parlato di questo momento che ha segnato la vita di suo marito: "Quella di Giovanni è una ferita grossa, che resta dentro nonostante gli anni. Ti senti in colpa e responsabile per la famiglia, quando una persona va in carcere da innocente si sgretolano le famiglie, si ammalano i genitori. A lui è rimasta questa ferita che, piano piano, sta venendo fuori. Tutti abbiamo grandi dolori che vogliamo tenere dentro di noi, ci aiuterebbe allontanarli lentamente, non per eliminarli, ma osservarli come non fossero più dentro di te. 

Giovanni Terzi ha infatti sottolineato che a rendere la relazione con Ventura un momento risolutivo per sé è stata anche la chiarezza con cui entrambi si sono approcciati al loro rapporto: "Uno dei segreti del nostro amore è che da subito ho detto a Simona ‘io sono queso casino qua'. Questo ci ha uniti, ci ha cementato subito".

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