La notizia del live action di Biancaneve e i 7 nani della Walt Disney, quello con Rachel Zegler (di origini colombiane), senza nani, trasformati in creature magiche per non offendere le persone affette da nanismo e senza principe azzurro, per una principessa più inclusiva ed emancipata, ha diviso l'opinione pubblica. Se è vero che "tutto quello che cambia ci terrorizza perché minaccia quelle certezze a cui non sappiamo rinunciare", come ha scritto Andrea Parrella su Fanpage.it, dall'altro lato c'è chi invece si arrocca su posizioni difensive. È il caso di Alfonso Signorini, direttore di "Chi" e patron del GfVip, che proprio dal suo scranno televisivo ha più volte puntato il dito contro il ‘politicamente corretto'.
Le parole di Alfonso Signorini
Per Alfonso Signorini, resta inteso che l'opinione pubblica vada costantemente sensibilizzata sui temi più delicati e sensibili: "Bullismo, omofobia, bodyshaming. Troppe persone hanno sofferto per l'ignoranza e la cattiveria altrui ed è importante che ognuno si responsabilizzi su certe tematiche in nome dell'inclusività". Premesse di questo tipo, portano sempre un "però". E, infatti, eccolo:
Ciò detto, quando il politicamente corretto diventa una dittatura di pensiero, una sorta di fascismo del pensiero verso il quale ognuno di noi deve omologarsi, va condannato con decisione. Un esempio? Quello che è accaduto alla Walt Disney. Nel 2024 uscirà sul grande schermo l'attesissima nuova versione di Biancaneve, le cui riprese sono appena iniziate. Si intitolerà così, semplicemente perché i nani sono spariti dalla storia, in quanto la loro presenza avrebbe offeso la comunità delle persone affette da nanismo.
Il conduttore del GfVip sarà il primo a dover smorzare i toni
Nonostante questo editoriale ruggente nei confronti del politicamente corretto, è lecito ricordare che il direttore di "Chi" nonché titolare della conduzione del prossimo Grande Fratello che mischierà vip e persone comuni, sarà il primo a dover smorzare i toni a partire dalla prossima stagione. La nuova linea Mediaset è chiara e non ammette passi falsi: no a fenomeni da baraccone, no a cadute di stile e situazioni imbarazzanti. Pier Silvio non farà sconti.