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Sigfrido Ranucci e la polemica con la Rai, l’isolamento di Report e lo smantellamento di Rai3

Il conduttore di Report ha annunciato che non parteciperà alla presentazione dei palinsesti del 19 luglio. Una protesta determinata da una serie di decisioni della Rai tese a complicare la vita a un programma che è colonna del servizio pubblico.
A cura di Andrea Parrella
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A pochi giorni dalla presentazione dei palinsesti per il prossimo autunno, la Rai è in preda agli scossoni interni. L'ultimo è arrivato da Sigfrido Ranucci, volto di Report che ha annunciato la sua assenza ai palinsesti del prossimo 19 luglio a Napoli, in evidente segno di protesta nei confronti dell'azienda: "Per la prima volta non parteciperò, Report merita rispetto". Queste le parole del giornalista, che non ha nascosto tutto il suo disappunto.

In cosa la Rai avrebbe mancato di rispetto a Report? Il programma è stato confermato in toto per l'anno prossimo, è una colonna della terza rete e ad occhio nudo è difficile intravedere per quale motivo il conduttore lamenti mancanza di rispetto verso la sua squadra. La situazione sembra, tuttavia, più complessa. Anzitutto c'è da dire che Report si prepara a un altro cambio importante dal prossimo anno. Dopo lo spostamento alla domenica del 2023, con il programma di inchieste chiamato a "salvare" Rai3 contro Fazio, a partire dal prossimo autunno la trasmissione partirà il 27 ottobre, con durata maggiore per puntata (circa 30 minuti in più) e orario di partenza anticipato. Variazioni alle quali, stando a quanto apprende Fanpage.it da fonti interne, non corrisponderebbe un aumento del budget destinato al programma. Inizierebbe da qui il mancato rispetto cui alludeva Ranucci, ma a quella economica vanno aggiunto altre questioni, ben più visibili.

L'orario di partenza anticipato della trasmissione costringerà Report ad andare in onda, di fatto, senza access prime time, dopo che l'anno scorso il programma di Serena Bortone aveva rappresentato un'utile finestra sull'attualità per preparare il pubblico alle inchieste della prima serata. Ora Report partirebbe dopo Blob, una condizione che complica la vita a Ranucci e potrebbe essere motivo di ulteriore difficoltà per la costruzione della stagione, oltre che per la sfida di ascolti con Fazio, che per altro partirà alcune settimane prima di Report.

A comporre il mosaico del disappunto di Ranucci si potrebbe quindi aggiungere il processo di destrutturazione di Rai3 in corso. La rete ha perso molti volti di riferimento dallo scorso anno e dal prossimo perderà anche Bortone, che ha detto no alla proposta Rai di un programma di cultura al sabato sera e potrebbe restare ferma un anno. A questa notizia si aggiunge l'arrivo in prima serata di nomi come Massimo Giletti, in onda al lunedì, e Antonino Monteleone al giovedì, con Salvo Sottile che si sposta al venerdì sera. Nomi certamente noti al grande pubblico, ma profili che sembrano lontani dall'identità della terza rete Rai. In attesa di capire come sarà il martedì sera, affidato a Federico Ruffo con Filorosso, il programma di Ranucci potrebbe trovarsi sostanzialmente isolato nella domenica di Rai3 da dividere con PresaDiretta.

In questo quadro, toccherà capire quale sarà la reazione della dirigenza Rai, che non ha ancora commentato le parole di Ranucci, né ipotizzato un provvedimento disciplinare per le sue parole e che attenderà, con ogni probabilità, l'appuntamento di venerdì 19 luglio, a Napoli, per rispondere al giornalista.

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