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Serena Bortone: “Non parlerei di fascismo se la smettessero di inneggiare alla Decima Mas”

Serena Bortone si sfoga alla penultima puntata di “Che sarà” difendendo le sue prese di posizione e la linea del programma, spesso in contrasto con l’operato della maggioranza: “Starei zitta se avessero un minimo di decenza”.
A cura di Andrea Parrella
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Serena Bortone si avvia al finale di stagione di "Che sarà…" e le ultime puntate del suo programma, di cui non si conosce ancora il futuro, sono nel segno di un posizionamento politico chiaro, almeno a giudicare da alcune prese di posizione della giornalista e conduttrice. Reduce da due mesi complessi, segnati dal caso Scurati, che l'hanno portata a un provvedimento disciplinare dell'azienda e all'ipotesi di essere "dimezzata" dalla prossima stagione con il suo programma ridotto alla sola serata del sabato, Bortone ha avuto un piccolo sfogo nel corso della puntata andata in onda sabato 15 giugno, quando ha giustificato la linea del programma e nei confronti dell'azione della maggioranza, motivando così alcune prese di posizione:

Nessuno di noi parlerebbe di fascismo se se evitassero di inneggiare alla Decima Mas, fare francobolli sui fascisti, picchiare un deputato in Aula. Signorelli l'ex portavoce di Lollobrigida che parlava utilizzando un linguaggio orrendo. Io starei zitta, non ne parlerei più, basterebbe solo avere un minimo di decenza.

Roberto Sergio sul caso Bortone

"Che sarà" chiuderà con la puntata di domenica 16 giugno e al momento non è chiaro quale sarà il destino della conduttrice. Giorni fa Roberto Sergio, attuale amministratore delegato in uscita, parlando della vicenda aveva detto in maniera molto chiara che, stando al regolamento, Bortone avrebbe dovuto essere licenziata per quanto fatto. Queste le parole di Sergio sulla vicenda:

Premesso che si è liberi di rendere noto sui profili privati il ruolo ricoperto all’interno dell’azienda alla luce delle suddette considerazioni, fermo il rispetto della libera manifestazione del pensiero, nell’utilizzo dei profili privati si è tenuti a non compiere azioni (quali ad esempio a titolo esemplificativo e non esaustivo pubblicare, condividere, ecc..) che possano ledere la reputazione e i diritti Rai. È necessario specificare di esprimersi a titolo personale evitando qualunque "azione" sui presidi digitali privati che possa essere attribuita a Rai. Si invita inoltre al rispetto della correttezza espressiva e a non diffondere fake news.

L'ultima puntata di "Che sarà" il 16 giugno

Toccherà attendere l'ultima puntata per capire se Bortone si esprimerà in qualche modo sul suo futuro, chiarendo se proseguirà il suo percorso in Rai, se cambieranno le decisioni aziendali o se sarà proprio lei a lasciare l'azienda per andare altrove.

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