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Grande Fratello Vip 2022/2023

Se il caso Marco Bellavia al Grande Fratello Vip 7 finisce nella solita soap opera

Nel momento in cui Marco Bellavia ha fatto il suo ingresso in studio dopo venti giorni di isolamento a causa di un crollo di nervi improvviso nella casa del GF Vip 7 si è aperta la possibilità di un racconto prezioso, che è stato clamorosamente disatteso per favorire la solita soap opera.
A cura di Eleonora D'Amore
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Marco Bellavia è tornato al Grande Fratello Vip 7 dopo venti giorni di isolamento per riprendersi da un crollo di nervi improvviso, avvenuto sotto le telecamere del noto reality show. Nel momento in cui ha fatto il suo ingresso in studio si è aperta la possibilità di un racconto prezioso, che è stato clamorosamente disatteso per favorire la solita soap opera.

Divagazioni inaspettate sulla guerra in Ucraina e la pandemia, che avrebbero in qualche modo inciso sul sistema nervoso di tutti noi, generando l'ondata più forte di tutte, quella depressiva. Come a dire, non è che ho un problema io, è il problema di tutti. Un prendere distanza da quanto accaduto e andato in onda, dai "deliri di onnipotenza" al pianto a dirotto fino allo sfogo in confessionale dove, stanco e stremato, ha pregato in lacrime gli autori di farlo uscire, ché la misura era colma e lui voleva andarsi un poco a riposare.

Giorni di riflessioni sul tema, settimane di analisi mediatiche e psicologiche su come la gestione del caso Bellavia fosse stata sommaria da principio, risultando poi una vera e propria catastrofe. Il concorrente, ex volto della tv dei ragazzi e oggi mental coach, si è detto risolto nel suo malessere (giustamente) non meglio specificato e comunque sereno rispetto al fatto che "qualcosa di momentaneo" e "non preoccupante" lo avesse spinto fuori quando invece avrebbe voluto rimanere dentro.

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Rimanere dentro il gioco, nella dinamica di un reality ha fatto a cazzotti con la realtà che l'ha travolto e alla fine l'ha ignorata. Perché quello a cui abbiamo assistito ieri non è stato nient'altro che l'ennesima deresponsabilizzazione nella gestione di una patata bollente schizzata fuori dalla pentola, nella quale i soli a rimetterci sono stati i vipponi. Per loro un processo in piena regola, la fucilazione di stampo morale di fronte un Bellavia con le sembianze di Osho, che li ha redarguiti e spronati a fare di meglio, a rifuggire quell'indifferenza con cui lo hanno trattato e costretto ad uscire.

Nessuna possibilità di replica, un processo a senso unico che si era già svolto in studio pochi minuti prima, quando Ginevra Lamborghini, Giovanni Ciacci e Gegia avevano dovuto fare ammenda al cospetto di colui che avevano trattato con sprezzante distacco, detonando il tema del bullismo. Scuse plateali, abbracci e carezze solidali, uno spettacolo dei buoni sentimenti che non ha consentito alcuna altra lettura se non quella della richiesta di assoluzione, con un mea culpa dal petto percosso peggio che in alcune funzioni.

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Senza contare il ruolo di Pamela Prati, diventata inspiegabilmente la protagonista di una soap opera destinata a girare con l'hashtag Belprati. Lei, convocata a centro studio per rivelare i suoi sentimenti a Bellavia, ha confessato di essere a un passo dall'amore e, per questo, mossa dal desiderio di volerlo baciare subito appena fuori dalla Casa. Si è dissolto in un "Aspettami!", con tanto di mano protesa verso il futuro, il ricordo del suo contributo a quell'isolamento, della presa di posizione in diretta con relativa friendzone a carico del concorrente in difficoltà e, non ultima, la nomination al posto di una pacca sulla spalla. Traduzione di una relazione nascente nel totale nonsense.

Il caso Marco Bellavia strizzato nella lezioncina sul saper campare e nella solita love story da copertina, che strizza tanto l'occhio alle "lucherinate" di una volta. Che peccato.

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Casertana di origine, napoletana di adozione. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università L'Orientale di Napoli, sono Caposervizio dell'area spettacolo a Fanpage.it dal 2010, anno in cui il giornale è nato. Cinefila e appassionata di tv, nel tempo libero mi alleno a supportare un cognome impegnativo. 
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