Scherzi a parte era vero o tutto preparato? Marco Balestri finalmente risponde e racconta la sua verità
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Lo scherzo della tigre a Leo Gullotta, quello della barca piena di gente con disturbi mentali a Renato Pozzetto oppure quello della spazzatura a Gigi D'Alessio, e tanti tanti altri. Il grande successo di Scherzi a parte è stato decretato anche perché il loro contesto così surreale e incredibile, spingeva tutti gli spettatori a farsi la stessa domanda: "Ma è uno scherzo vero oppure è tutto preparato?". Trent'anni dopo, a questa domanda risponde finalmente Marco Balestri, storico autore del programma.
"Alcuni scherzi non sono mai andati in onda"
In una lunga intervista a Massimo Falcioni per TvBlog, Marco Balestri racconta tutti i segreti del programma andato in onda la prima volta nel 1992, tornano più volte negli anni con più conduttori e diverse modalità fino al 2022. Tantissimi scherzi riusciti benissimo, altri meno, alcuni non sono mai andati in onda. Come quello a Mike Bongiorno che costò un momento di pausa tra lo stesso Balestra e Mediaset:
Non ci firmò la liberatoria. Organizzai lo scherzo a Saint Moritz, dove aveva preso casa. Simulai la fuga degli orsi da un centro di acclimatazione. Gli calai un finto orso, che in realtà era un attore, sul tettuccio dell’auto. Pure io mi ero travestito e sarei dovuto arrivare da una discesa laterale per fermarlo e chiudere la gag. Purtroppo scivolai sul ghiaccio e mi si sfilò la zampa. La moglie se ne accorse e ripartì con la macchina. La prese malissimo, ci fu addirittura una lettera dell’avvocato con successiva denuncia. Mike era intoccabile, ebbi grosse difficoltà e mi allontanai da Mediaset.
Leo Gullotta, invece, andò al pronto soccorso per la paura: "Era un problema. All’inizio eravamo dei pirati e ci muovevamo tra mille pericoli. Poi lo studio legale di Mediaset cominciò a chiederci prima le sceneggiature. Voleva visionarle per evitare controindicazioni. Sì, c’era un’assicurazione, ma l’attenzione era comunque altissima. Di quattro copioni che presentavo a Fatma Ruffini me ne veniva accettato uno. A volte forzavo la mano. Ad ogni modo, l’imprevisto è presente sempre e ovunque".
Gli scherzi finti o veri? Ecco la risposta
Marco Balestri assicura a Massimo Falcioni che gli scherzi che lui ha organizzato sono tutti veri. Col tempo, però diventò sempre più complicato perché gli agenti iniziavano a intervenire, chiedendo soldi e cachet garantito. Non si esclude, peraltro, che qualche vip potrebbe aver capito in corso d'opera, restando al gioco.
Iniziarono ad intervenire gli agenti, che volevano i soldi. Garantendo il cachet per l’ospitata in studio tutto era più facile. Per qualcuno era un’occasione promozionale. […] ‘Scherzi a Parte’ sarebbe dovuto durare una stagione, ma il successo fu impressionante. È probabile che qualcuno, pur accorgendosi dello scherzo, abbia deciso di proseguire. Magari sarà accaduto, ma senza che sia stato concordato nulla. Io ero spesso in regia e stavo molto attento alla spontaneità, perché se concordi una roba del genere non hai la reazione, non c’è lo stupore. L’archivio è pieno di scherzi cestinati perché non riusciti.