Sara Ricci: “Paolo Calissano non voleva morire, cercava di riscattarsi e aveva fatto dei provini”
Sara Ricci è tra gli ospiti della puntata di Verissimo in onda sabato 8 gennaio. L'attrice, nelle ultime settimane, ha dovuto affrontare il dolore della morte improvvisa di Paolo Calissano. Per lei, il cinquantaquattrenne non era solo un collega, ma anche un amico con cui aveva condiviso il set della soap Vivere.
“Nell’ultimo periodo c’eravamo un po’ persi, ma fino a qualche anno fa lo incontravo a Roma perché abitavamo nella stessa zona. Quando lo vedevo era una gioia e stava bene. Siamo stati una coppia molto amata dal pubblico. Tra di noi c’è stato un grande amore del tipo ‘amicale’”.
Il dolore di Sara Ricci per la morte di Paolo Calissano
Sara Ricci, dopo avere appreso la notizia della morte di Paolo Calissano, è scoppiata a piangere. L'attrice non riusciva a credere che l'attore non ci fosse più. Al momento, continuano le indagini per chiarire le circostanze della morte: “Quando ho saputo la notizia della scomparsa di Paolo sono scoppiata a piangere. È un dolore incredibile, sono molto provata”. Poi, ha spiegato che l'ipotesi del suicidio non la convince. Diversi elementi le fanno pensare che Calissano non avesse alcuna intenzione di togliersi la vita.
Perché non crede all'ipotesi del suicidio
“La morte di Paolo non è stata qualcosa di voluto. So che aveva voglia di riscattarsi. Per lui c’erano anche delle nuove prospettive di lavoro. Recentemente aveva fatto dei provini e stava ottenendo dei risultati”: ha dichiarato Sara Ricci. Insomma, sembra che l'attore stesse trovando la forza di voltare pagina e tornare all'arte della recitazione, che lo ha portato a entrare nel cuore degli italiani. L'attrice ha spiegato anche che Calissano è finito nel vortice della dipendenza per cercare un appiglio per riemergere dalla depressione e da problemi presumibilmente risalenti alla sua infanzia:
“Sono arrabbiata con le persone che si sono approfittate di lui, sono dei maledetti. Per soldi hanno fatto in modo di circondarlo di determinate sostanze. Paolo è finito in questa situazione perché era depresso. Con me, fuori dal set, si lamentava spesso anche se agli altri si mostrava sempre preparato, lucido e un gentiluomo. Credo che il suo malessere nascesse dai primi di anni di vita, a causa dei suoi genitori”.