Sabina Guzzanti dura su Rai e Meloni: “Mi cacciate pure l’Annunziata e io come campo?”
Sabina Guzzanti grande protagonista nel monologo che si direbbe conclusivo: "Parlare coi fasci". Infatti, lei scherza: "Questo è il mio ultimo resoconto del dialogo con Giorgia Meloni, da stasera lascio l'incarico perché nessuno mi dà il cambio. Un silenzio assordante. Giustifico solo Costanze, che è di un'altra razza ma io mi domando voi: di che ceppo siete?". Poi l'affondo sulle dimissioni di Lucia Annunziata: "Mi avete cacciato pure l'Annunziata, ma io come campo?"
Il dialogo immaginario con Giorgia Meloni
Nel dialogo immaginario con Giorgia Meloni, Sabina Guzzanti spiega che le è toccato anche difendere la Treccani sulle parole ‘ceppo', ‘supremazia' e ‘razza' dopo il caso Lollobrigida. Poi la battuta sul trito legame tra filosofia di destra e libri fantasy e un passaggio sui libri pornografici scritti dalla madre di Giorgia Meloni e contenuti nella autobiografia "Io sono Giorgia":
Capisco che ti senti in imbarazzo a dire che tua mamma ha scritto una ottantina di libri semi-pornografici. Anche se quando scrive ‘come un'asta che rifulge irrorata di sangue', io penso: ‘non sono mai state dette parole più belle per descrivere il ceppo'.
La battuta su Pino Insegno e Lucia Annunziata
Poi è arrivato anche il monento di commentare i fatti recenti della Rai: "Mi avete cacciato pure l'Annunziata, ma io come campo? Voglio dire massima solidarietà a Lucia, abbasso i paleddi a drecento sessanta grati", ricordando la sua storica imitazione nei confronti della ex direttrice generale della Rai. E su Pino Insegno: "Sto Pino Insegno pareva chissà che doveva fare, invece fa L'Eredità al posto di Flavio Insinna. Sai che rivoluzione. Pino sta incavolatissimo perché chi lo chiama Insinna, Insogno". E poi, con la voce di Giorgia Meloni: "Ma vattene a Geo&Geo, che almeno me controlli tutto il globo terracqueo".