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Rigopiano, Be Content e Pablo Trincia replicano a Pietro Valsecchi: “Nulla è stato sottratto”

Pablo Trincia e la casa di produzione Be Content hanno risposto alle dichiarazioni di Pietro Valsecchi sulla docu-serie e podcast su Rigopiano: “Nulla è stato sottratto. I fatti di cronaca non sono soggetti a diritti di privativa e chiunque è libero di raccontarli”.
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Pablo Trincia e la casa di produzione Be Content hanno risposto alle dichiarazioni di Pietro Valsecchi sulla docu-serie e podcast su Rigopiano. Con una nota pubblicata a mezzo stampa, la produzione precisa: "La ricostruzione degli eventi di Rigopiano nel nostro podcast e docuserie si basa su fonti giornalistiche ampiamente diffuse e pubblicamente accessibili, e pertanto non può essere rivendicata alcuna proprietà esclusiva. Abbiamo agito con trasparenza, contattando i sopravvissuti e i familiari delle vittime. Le interviste nel podcast e nella docuserie – che costituiscono comunque solo una piccola parte del nostro lavoro d'inchiesta – sono originali e rilasciate con pieno consenso e liberatorie firmate".

Le parole di Pablo Trincia

In merito alle affermazioni di Pietro Valsecchi, Pablo Trincia ha dichiarato:

Sono molto colpito dalle affermazioni di Valsecchi perché lavoro sempre con materiali originali raccolti da me e il mio è stato un percorso pieno di passione e di attenzione per le vittime e i sopravvissuti della tragedia di Rigopiano. Ho preso a cuore la loro storia per quel senso di verità e giustizia che meritano.

"Gli scambi su WhatsApp menzionati dal Sig. Valsecchi", fa sapere ancora la produzione, "riguardano un progetto editoriale discusso solo in via preliminare e abbandonato nel 2022 senza che alcun accordo venisse concluso fra le parti. Le poche interviste realizzate in quella fase non fanno parte del nostro lavoro e restano a disposizione del Sig. Valsecchi per eventuali progetti autonomi. Nessuno dei materiali in possesso del Sig. Valsecchi è stato utilizzato nel nostro podcast, e nulla è stato "sottratto", come insinuato nella sua lettera di diffida". La produzione inoltre precisa che "i fatti di cronaca non sono soggetti a diritti di privativa e chiunque è libero di raccontarli, auspicabilmente con la stessa cura e rispetto che abbiamo dedicato noi a questo progetto al fine di rendere giustizia alle vittime di questa tragica vicenda".

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