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Riccardo Rossi: “Raffaella Carrà aveva paura della mia irruenza, mi invitò a cena ma in un altro tavolo”

L’attore e conduttore racconta il suo rapporto con Raffaella Carrà: “Aveva paura della mia irruenza. Mi invitò a cena, ma mi mise in un angolo”.
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Riccardo Rossi è il protagonista dell'intervista della rubrica Italiani, nell'edizione odierna del Corriere della Sera. L'attore e conduttore parla della sua vita e della sua carriera, dalle pubblicità alle partecipazioni a programmi che hanno fatto la storia della nostra tradizione. Tra questi, anche Carramba che sorpresa!. Proprio in relazione al suo rapporto con Raffaella Carrà, l'attore e conduttore romano spiega: "Aveva paura della mia irruenza. Mi invitò a cena, ma mi mise in un angolo". Ecco cosa ha dichiarato.

La rivelazione di Riccardo Rossi su Raffaella Carrà

Riccardo Rossi, oggi 62enne, è in tournée con il suo spettacolo "Volevo fare il musicista". Il suo è il ritratto dello scapolone impenitente, come Alberto Sordi. Diventò celebre per il ruolo di Mazzocchi ne I ragazzi della III C. Tra le altre cose, anche autore di Fiorello e partecipò a Carramba che sorpresa con Raffaella Carra. Ecco il suo racconto:

Con lei stavo buono. Era molto gentile, ma impaurita dalla mia irruenza. Una sera mi invitò a cena a casa sua con altre persone.C’era il tavolo grande, più importante. E uno laterale, dove aveva messo anche me. “Lì state più comodi”. Ma era comunque un onore per me.

"Da Alberto Sordi mi presentai con troppo Prosecco"

Riccardo Rossi è stato lo storico testimonial della Ferrarelle a metà anni ‘9o. Così, racconta un aneddoto che riguarda Alberto Sordi e una battuta fulminante dello stesso:

Alla festa peri suoi 70 anni gli chiesi una foto insieme, mi rispose: “Nun me va”. Ci riprovai per quella degli 80. Il suo ufficio stampa Paola Comin ebbe pietà di me e mi lasciò entrare. Però ero seduto lontanissimo da Albertone. […] Ma avevo un piano. Ad ogni portata, approfittando del fatto che la gente andava e veniva, cambiavo tavolo, avvicinandomi sempre di più. E brindavo col prosecco. Al dolce, ormai brillo, mi ritrovai seduto al tavolo di Piero Piccioni, accanto a Rita Levi Montalcini e Silvio Berlusconi che mi chiese: “Lei che lavoro fa?”. “Veramente sarei un attore, anche perle sue reti”.

Finalmente, Riccardo Rossi riuscì ad avvicinarsi a Sordi ed ecco cosa successe:

A un tratto si alza, io lo inseguo.“Alberto, Alberto! Ti prego, una foto!”. Farfugliavo, con tutto quel prosecco che mi ero scolato. E lui: “A’Rossi, mi sa che stasera nun te sei bevuto la Ferrarelle”. Ma la fece, guardi, sta lassù.

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