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Rai, il direttore Corsini nega Telemeloni: “Chi c’è ora non sta facendo peggio di chi c’era prima”

Secondo il direttore Approfondimenti Informativi nel racconto della Rai “ci si inchioda sull’occupazione della politica ed è questo uno dei motivi per cui i giovani non guardano la Tv”. E aggiunge: “Mai pressioni da parte mia sui programmi di cui mi occupo, da Report a Porta a Porta fino a Il Cavallo e la Torre”.
A cura di Andrea Parrella
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La Tv generalista riparte definitivamente dal 9 settembre e c'è attesa di capire quali esiti consegneranno le principali novità dei palinsesti. In tema Rai, dopo la partenza fortunata di Affari Tuoi con Stefano De Martino, gli occhi sono puntati sull'informazione, nel novero di quella che si appresta ad essere come la prima, vera stagione televisiva figlia del nuovo corso politico.

La definizione di Telemeloni

A rifiutare la definizione di "Telemeloni" è il direttore del genere Approfondimenti, Paolo Corsini, che intervenendo alla festa de Il Fatto Quotidiano ha stigmatizzato l'utilizzo della parola, con qualche contestazione del pubblico: “Non stanno facendo peggio quelli di ora, e lo dicono i dati”. Sullo stesso tema ha aggiunto: "La Tv sta cambiando, ma non il racconto della televisione, ci si inchioda sull’occupazione della politica, ‘Telekabul ’, ‘Telemeloni’, ‘Raiset ’, ed è questo uno dei motivi per cui i giovani non guardano la tv. La Rai va riformata ma è nel bene e nel male servizio pubblico”.

Paolo Corsini: "Mai pressioni, chiedete a Ranucci, Vespa e Damilano"

Mai come in questo periodo si è tornato a parlare dell'esigenza di una nuova riforma della Rai, dopo l'ultima del 2015 che ha reso l'azienda, di fatto, emanazione dell'esecutivo. Interrogato sulla riforma, Corsini ha risposto: L’autonomia e l’indipendenza, la libertà e il pluralismo non verranno mai garantiti da una legge, ma da onestà e professionalità”. Corsini, che ha sottolineato di non amare l'idea di fare il burocrate e trovare ogni mattina sulla sua scrivania una querela o un'interrogazione parlamentare, Corsini ci ha tenuto a sottolineare il suo equilibrio nel trattamento delle varie realtà giornalistiche con cui si rapporta: “Nel la mia direzione ho Report, Porta a porta e Il Cavallo e la torre, lavorano tutti quanti col massimo sostegno e la massima libertà, chiedete ai conduttori che cito se da me hanno avuto pressioni”.

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