Qual è la poesia citata a Belve che Flavia Vento ha detto di aver scritto ispirata dallo spirito di Leopardi
Nell'intervista a Belve andata in onda il 19 novembre, Flavia Vento ha parlato del suo percorso di fede e delle credenze spirituali che l'hanno portata a cambiare vita negli ultimi anni. Dalle apparizioni mariane, agli incontri con gli alieni alla missione di sconfiggere il male sulla terra, l'ex showgirl ha anche menzionato una poesia che avrebbe scritto in un momento di connessione spirituale con Giacomo Leopardi: "È successo anni fa a Recanati, è stata un'emozione fortissima", ha detto commossa. Qualche ora dopo, su Instagram ha pubblicato il testo integrale che non è riuscita a leggere in televisione, ecco cosa recita.
"Ho avuto connessioni con il soprannaturale"
Dopo aver dichiarato di parlare con gli Ufo, che le avrebbero detto di dire "alla popolazione italiana di entrare nella quinta dimensione". Dopo il percorso di fede che ha iniziato anni fa per superare un periodo buio della sua vita, Flavia Vento ha poi spiegato di aver capito finalmente cosa c'è dopo la morte: "La morte non esiste, ti do questa notizia – ha detto a un'attonita Francesca Fagnani – in quanto noi siamo anime reincarnate e abbiamo già vissuto tante vite. Io in un'altra vita sono stata una sirena".
L'ex showgirl ha aggiunto di aver avuto negli ultimi anni tante connessioni con il soprannaturale ed è proprio durante una di esse che ha scritto una poesia con Giacomo Leopardi: "Io non parlo con i morti perché la morte non esiste. Ho avuto connessioni con Giacomo Leopardi, ho scritto una poesia con la sua mano, è successo quando sono andata a Recanati. Non ce l'ho qua ma te la vorrei leggere, era una cosa pazzesca mi sono messa paura per quanto era bella, è stata un'emozione fortissima".
Il testo della poesia che Flavia Vento ha scritto con la mano di Leopardi
Qualche ora dopo la messa in onda dell'intervista su Rai 2, per dimostrare di aver detto il vero sulla poesia, Flavia Vento ha pubblicato sul suo profilo Instagram il testo integrale dell'opera che avrebbe scritto con la mano del celebre poeta ottocentesco, dal titolo "Poesia Leopardi Flavia". Ecco cosa recita:
Giovinetta immortal / Il sol dietro auree / risiede al tuo passar / Brilli di auree lucenti / dietro secoli passati/in silenziosi oblii. / Ahimè ti ho trovata / lungi da me il tuo / vagar. Sono con te / musica nel cuor / Potessi volare da te / ti porterei dietro / l'infinito a sentire il / corso immortale che / risiede nelle dolci / facelle.