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Pio e Amedeo: “Favorevoli alle adozioni gay, la politica ci ha strumentalizzato”

Il duo comico foggiano ha ripescato i temi dell’ormai celebre monologo sulle parole e sulle intenzioni: “Sembra che tutti i gay stanno a sinistra e a destra non ci sta manco uno così. Conosciamo un sacco di ricchio*i che stanno a destra…”.
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Nell'ultima puntata del MaurizioCostanzo Show, Pio e Amedeo sono tornati a parlare delle "parole" e delle "intenzioni", in riferimento a uno dei loro monologhi che a "Felicissima Sera", il loro show in prima serata su Canale 5, al tempo fece molto discutere. Stuzzicati proprio da Maurizio Costanzo e da Giuseppe Cruciani, il giornalista di Radio24, il duo comico foggiano ha replicato: "Noi siamo favorevoli alle adozioni gay". 

Le parole di Pio e Amedeo

"Pio e Amedeo sono molto amati dalla comunità omosessuale", ha scherzato Giuseppe Cruciani, che ha poi offerto loro un assist: "Dai, rifatevi una vostra figura davanti alle comunità gay. Siete d'accordo con le adozioni gay?". Questa la risposta di Pio e Amedeo, che non ha mancato d'essere comunque ironica:

Per quale motivo non dovremmo esserlo. Ci stanno tanti bambini negli orfanotrofi. Il monologo? La politica ormai ha bisogno di strumentalizzare questo e quello. Ad un certo punto noi eravamo diventati quelli di destra. Sembra che tutti i gay stanno a sinistra e a destra non ci sta manco uno così. Conosciamo un sacco di ricchio*i che stanno a destra…

Il linguaggio di genere

La chiosa di Giuseppe Cruciani è ancora un assist per le polemiche, che apre poi il tema sul linguaggio di genere: "Ormai loro sono intellettuali di riferimento dopo le trasmissioni sul linguaggio. Hanno detto che il linguaggio non è importante, è importante l'intenzione". Così, il dibattito si apre sul linguaggio di genere: "Arbitra, non si può sentire una parola così". Caterina Balivo non è d'accordo, ma Barbara Palombelli invece sì, che però scivola in uno strafalcione: "Io sono giornalista, non è che Cruciani è giornalisto". Giornalista (suffisso -ista) non presuppone maschile o femminile essendo un nome ambigenere. Brutto scivolone di Barbara Palombelli.

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