Pino Insegno: “Ce l’avete con me perché ero sul palco con Giorgia, e chi va al Primo Maggio?”
L'avventura di Pino Insegno alla conduzione de Il mercante in fiera continua a vivere di complicazioni. Il conduttore, tornato in Rai in questa stagione con il compito arduo di tenere il timone de L'Eredità sostituendo Flavio Insinna, sta testando da alcune settimane le sue capacitò di presa sul pubblico con il format che aveva condotto per la prima volta in Mediaset, anni fa. L'esperimento, sia per la fascia oraria complessa che per l'oggettiva scarsa presa sul pubblico, non si sta dimostrando dei più fortunati.
Gliene ha chiesto conto il Corriere della Sera, con un'intervista telefonica in cui Insegno si è difeso così dalle critiche: "Ho 64 anni: e nessuno dice che ne ho 40 di carriera sulle spalle e che sono commendatore della Repubblica per meriti sociali. Sento l’affetto della gente…". Sugli ascolti ha aggiunto: "Mi hanno chiesto di dare una mano a una rete chiamata Raiduepercento. Perché è quella la media di quella fascia oraria. L’idea era di rianimare un po’ lo slot, di far capire all’abbonato che non passano solo vecchi telefilm quattro volte di seguito. Mi fanno partire all’1,2%, poi devo scalare: facciamo la media del 2,4%. Non è tanto? Okay, ma non è nemmeno poco. E segnalo che siamo solo alla ventesima puntata".
Sulle ipotesi di chiusura del programma Insegno parla di "cattiverie" scritte dai giornali, anche se qui su Fanpage.it avevamo parlato del clima negativo attorno al suo nome proprio in relazione all'influenza negativa che i numeri del Mercante in Fiera potrebbero avere su un titolo storico come L'Eredità. Quanto alle contestazioni mosse nei suoi confronti negli ultimi mesi, Insegno riduce il tutto a una questione sostanzialmente politica: "La verità è che ce l’avete con me perché ero sul palco di Giorgia… E, allora, le chiedo: quelli che invece vanno sul palco di piazza San Giovanni alla festa del Primo Maggio?".