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Piero Chiambretti torna con “La tv dei 100 e Uno”: “I grandi torneranno bambini”

Da mercoledì 15 marzo prende il via “La tv dei 100 e uno” che mette per la prima volta il conduttore di fronte a un programma per grandi ma fatto dai bambini.
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Piero Chiambretti cambia "programma". Da mercoledì 15 marzo prende il via "La tv dei 100 e uno" che mette per la prima volta il conduttore di fronte a un programma per grandi ma fatto dai bambini. A Telepiù, il conduttore si racconta e presenta questo nuovo progetto: "Con la loro freschezza e il loro talento daranno vita a uno spettacolo in cui i grandi torneranno bambini e i bambini saranno meglio dei grandi". 

Le parole di Piero Chiambretti

Piero Chiambretti presenta così l'idea del suo programma, che nasce con la volontà di dare spensieratezza e risate al pubblico adulto.

La Tv dei 100 e Uno è uno show in cui tutti, soprattutto gli adulti, potranno trovare divertimento, leggerezza e risate, ma anche spunti di riflessione su temi davvero importanti. Un prodotto popolare costruito bene e con belle immagini, davvero spettacolare. […] Ci saranno ospiti ma in funzione delle curiosità delle piccole pesti. Nella prima serata ci sarà Paolo Bonolis.

Il rapporto con la figlia Margherita

Piero Chiambretti ha parlato anche del rapporto con sua figlia Margherita, che le ha fornito certamente più di uno spunto per costruire lo spettacolo:

Più che altro mia figlia continuava a chiedermi di invitare i suoi miti: TikToker che io non conosco, o i suoi cantanti preferiti. A lei piacciono tanto Sangiovanni e i Pinguini Tattici Nucleari.

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Il programma è una scommessa

Il programma è una scommessa, come già dichiarato da Piero Chiambretti, che ha potuto realizzare grazie alla fiducia di Pier Silvio Berlusconi: "Un programma spiazzante – più che altro per me – e una scommessa che posso realizzare grazie alla fiducia di Pier Silvio Berlusconi, ma con tutta l’energia che i bambini e solo loro, in questo mondo depresso e depressivo, ci possono ancora dare. I bambini non hanno filtri, non hanno tessere di partito, non devono accontentare nessuno; devono semplicemente essere se stessi. Sarà una trasmissione con cento bambini, ma non per bambini. La mission è dimostrare che i bambini possono insegnare ai grandi come diventare grandi". 

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