Pierluigi Diaco commosso per Vittorio Sgarbi, la lettera: “So cosa significa vedere il buio. Ti si vuole bene”

Pierluigi Diaco inizia la puntata di Bellamà, in onda su Rai2 giovedì 27 marzo, con una lunga lettera dedicata a Vittorio Sgarbi. Il noto critico d'arte è ricoverato da dieci giorni al Policlinico Gemelli per una grave depressione, uno stato che l'ha portato a rifiutare il cibo. Il conduttore, visibilmente commosso, ha mandato un forte abbraccio a Sgarbi, augurandogli di rimettersi quanto presto: "Abbiamo bisogno di tornare a discutere e a litigare con te. Ti si vuole bene".
Pierluigi Diaco commosso: "Vittorio Sgarbi sta vivendo un periodo molto difficile"
"Vittorio Sgarbi, che ha fatto dell'intelligenza, della vitalità e dell'amore per l'arte gli ingredienti principali della sua esistenza, sta vivendo un periodo molto difficile". Inizia così la lunga lettera di Pierluigi Diaco per il critico d'arte. "Una depressione pericolosa e preoccupante che lo costringe in un letto del Policlinico di Roma" aggiunge. Il conduttore, poi, ricorda le parole di Sgarbi all'intervista a Robinson, inserto culturale de La Repubblica, in cui definiva il malessere "una condizione fisica e morale" che non era in grado di evitare. Legge Diaco, commosso:
Caro Vittorio, lungi da me voler entrare nella tua intimità e peccare di ingerenza nel conflitto interiore che stai attraversando, ma avendo reso tu stesso pubblico questo sconforto che non ti permette di guardare alla vita e al tuo futuro con speranza e amore, mi permetto di inoltrarti un abbraccio sentito e fraterno.
Pierlugi Diaco: "Ti aspettiamo perché abbiamo bisogno di tornare a litigare con te"
Il conduttore di Bellamà fa poi un accenno al suo passato: "Ho conosciuto con intensità più leggera della tua cosa significa vedere all'improvviso il buio, quel colore non colore così potente da negare tuti gli altri di cui la vita si colora". Menziona, poi, l'impatto che Sgarbi ha avuto nel mondo della televisione, che deve moltissimo alla sua "intemperante intelligenza, alla sua vis polemica e al suo amato e odiato modo di relazionarti agli interlocutori con cui si è confrontato negli studi". Conclude il messaggio con parole di incoraggiamento: "Permettimi di entrare in punta di piedi nel tuo spazio e dirti pubblicamente: Forza Vittorio. Ti aspettiamo perché abbiamo bisogno di tornare a discutere e a litigare con te. Ti si vuole bene".